Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Micam: la parola alle aziende

| In crescita i visitatori stranieri, bene i grandi marchi e le fasce lusso, grande attenzione al made in Italy

di Pierpaolo Pierleoni

Il modo probabilmente più significativo e diretto per verificare il reale andamento dell’ultima grande fiera calzaturiera di Milano è quello di cercare risposte direttamente dalle aziende, e dai protagonisti dell’esposizione dei giorni scorsi.
Un Micam che ha fatto registrare alcuni segnali di lieve ripresa, in un periodo assolutamente cruciale per il futuro della calzatura. Uno shoevent che, confermando il trend delle ultime edizioni,  ha premiato soprattutto l’alta qualità e l’innovazione.
 
Soddisfatto il titolare del Calzaturificio Manuelita di Sant’Elpidio a Mare, Giordano Torresi. Due le linee presentate dalla sua azienda, entrambe capaci di riportare risultati positivi. “La linea Panetulipani è sicuramente quella che ci ha dato le maggiori soddisfazioni. Siamo su una fascia lusso, con calzature che partono da un prezzo di 250 euro. I compratori hanno apprezzato moltissimo le nostre proposte, ho notato un interesse per il lavoro fatto a mano e di realizzazione propria. In molti erano attenti alla provenienza e ci chiedevano garanzie che la lavorazione fosse interamente italiana.” A calamitare l’attenzione dei compratori per il marchio elpidiense anche le linee di accessori. Cosmetici, bigiotteria, cappelli e borse hanno costituito un completamento molto apprezzato dai visitatori. Su livelli stabili invece la linea più commerciale, Angeli Inquieti. “Sono calzature meno elaborate, dalla linea più semplice. Abbiamo confermato gli acquisti delle stagioni passate, in particolare da compratori esteri”. A livello complessivo, la sensazione di Torresi è stata quella di una presenza straniera più massiccia. “Mi è parso di vedere molta gente dall’est Europa. Più numerosi anche i francesi, sostanzialmente stabili gli altri”.
 
Considerazioni ad ampio raggio quelle di Matteo Piergentili, della Lilly Fortuna di Monte Urano. “Non vedo grandissime differenze rispetto alle edizioni precedenti. Come sempre chi torna con risultati deludenti dice che la fiera non ha attirato molti visitatori. In realtà i compratori c'erano, la giornata di apertura, in particolare, è andata benissimo. Ho notato più stranieri rispetto al passato. Questi eventi vanno sempre bene per i marchi più conosciuti, che ottengono ogni volta una quantità soddisfacente di ordinazioni. Poi premiano chi sa offrire qualcosa di innovativo, chi porta proposte accattivanti. Per chi non si rinnova e resta su produzioni standard, la vita è più difficile.”

26/09/2005





        
  



3+2=

Altri articoli di...

Economia e Lavoro

21/05/2011
Federalismo fiscale tra realtà ed opportunità Interessante dibattito presso la Sala dei Ritratti (segue)
13/05/2011
“Quando il credito è donna”: un convegno di Donne Impresa per aiutare le imprese al femminile (segue)
05/05/2011
“Economia 2011: il posizionamento e le tendenze evolutive del sistema territoriale fermano”. (segue)
01/05/2011
6 Maggio, giornata dell'economia (segue)
01/05/2011
Restyling in corso nella zona industriale di Villa Luciani (segue)
28/04/2011
Delegazione fermana di Confartigianato alla convention nazionale dell’associazione (segue)
24/04/2011
L'onorevole Remigio Ceroni auspica la chiusura del Gal (segue)
18/04/2011
Obiettivo: Internazionalizzazione. (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji