Il quarto punto all'ordine del giorno posto all'esame dell'assise civica, ovvero l'approvazione del piano attuativo del progetto norma n. 39 (delocalizzazione Metalcavi), ha fatto a dir poco scaldare l'animo del Sindaco, accusato da tutta l'opposizione di una politica orientata alla cementificazione di una zona già vittima di una violenta urbanizzazione: il quartiere Ischia II.

Nello specifico il punto posto all'esame del consiglio riguardava l'approvazione di un piano che prevede la delocalizzazione della Metalcavi, ovvero una delle due trafilerie presenti nel quartiere Ischia II, nel pressi di Via Parini, creando non pochi disagi ai cittadini, e la conseguente costruzione di civili abitazioni.

Ad intervenire su questo punto è stato l'Architetto Sandro Mariani, capogruppo del movimento Grottammare Futura nonché Presidente dell'Ordine degli Architetti di Ascoli Piceno: "posso constatare che le nostre istanze avanzate contro i livelli di altezza previsti per queste costruzioni erano fondate considerando che è stata la stessa impresa edile a ripresentare poi il progetto basato su livelli di altezza inferiori, senza contare l'intervento da parte della Provincia di Ascoli Piceno in favore delle nostre osservazioni. Oggi - continua Mariani - si discute in merito alla richiesta dell'impresa edile di una deroga relativa alle distanze tra i due edifici e tra l'edificio e la strada e mi domando il perché, considerando che tale richiesta sorge non di certo da un progetto che prevede una superficie costipata, anzi i due edifici in questione avrebbero spazio a sufficienza. Credo - conclude Mariani - che non sono state percorse tutte le strade per rientrare nelle normative.

L'Avv. Maria Grazia Concetti, capogruppo del PDL, si è espressa abbracciando in toto le osservazioni dell'Arch. Mariani e accusando al contempo l'amministrazione di attuare una politica di "cementificazione" proprio nei confronti di un quartiere già tanto sacrificato: "siamo qui per allertare la popolazione"

A questo punto è stato il Sindaco Luigi Merli, da poco rientrato dal suo viaggio in Albania, ad intervenire su questo punto, leggi e regolamenti del PRG alla mano, dichiarando: "mi viene da sorridere a sentir parlare di cementificazione in quanto stiamo prendendo in esame una zona, quella del quartiere Ischia II, che non è un'area vergine bensì un quartiere dove stiamo permettendo la costruzione di civili abitazioni al posto di una fabbrica.

Diamo al quartiere qualità urbana - continua Merli - basta considerare il parcheggio sotterraneo, l'allargamento di Via Parini e la piazza pubblica che se ne ricaverà. In precedenza - precisa il Sindaco - abbiamo portato all'approvazione un planivolumetrico che stabilisce la sagoma dell'edificio all'interno del lotto. Non è dunque in discussione l'altezza degli edifici, in quanto essa è stata già stabilita da una norma urbanistica ben precisa, trattasi del nostro PRG del '98 che si ispira al decreto legge n. 1444 del 2 aprile 1968 che recita "sono ammesse - e non concesse - distanze inferiori .. ..nel caso di gruppi di edifici con previsioni planivolumetriche rientranti in piani urbanistici attuativi o piani particolareggiati" Domani - conclude Merli - Zona Ascolani nelle stesse superfici in questione avrà due nuove piazze, oltre agli edifici di civile abitazione e sottolineo che noi di Solidarietà e Partecipazione stiamo rispettando gli impegni assunti con il nostro programma elettorale"

A sostenere quanto asserito dal primo cittadino è stato il Vice Sindaco nonché Assessore alla cultura Enrico Piergallini: "vorrei tranquillizzare l'opposizione sul fatto che Rifondazione Comunista è molto tranquilla poiché siamo certi che le ferite inflitte alla zona ascolani provengono da molti anni or sono e da altra amministrazione, quando il quartiere è stato violentato con il cemento; ora noi stiamo semplicemente mettendo le bende a quelle ferite. In precedenza - conclude Piergallini - si affermava che con un'amministrazione di sinistra non si sarebbe costruito. Oggi invece ci si accusa del contrario. Noi lasciamo indenne il territorio circostante andando ad intervenire sulle zone già occupate cercando di riqualificarle"

A conclusione del dibattito a carattere evidentemente politico, oltre che puramente tecnico, si è passati alla votazione del tanto discusso punto 4 all'ordine del giorno e con 12 voti favorevoli e 6 contrari, (le presenze erano 19) l'osservazione è stata accolta e con lo stesso voto è stato approvato l'intero atto e reso eseguibile.