Pista ciclabile o pista d'atletica?
San Benedetto del Tronto | Ogni giorno, in special modo d'estate, parecchie persone utilizzano impropriamente la pista ciclabile del lungomare come tracciato per correre a piedi. Un comportamento vietato dalla legge. E l'unico multato è stato un esponente delle forze dell'ordine.
di Marco Braccetti

Pedoni sulla pista ciclabile
I latini non andavano in bicicletta, ma usavano dire unicuique suum: a ciascuno il suo. L'Amministrazione comunale ha annunciato che per la prossima estate sarà realizzato un nuovo tratto di pista ciclabile con cui si collegherà il tracciato di San Benedetto a quello di Grottammare. Bene, bravi, bis. Un'ottima notizia.
Ma prima occorre rispondere ad una domanda, che poniamo a mo' di provocazione: la pista ciclabile più importante della città (quella del lungomare) è una pista ciclabile o una pista d'atletica?
Il problema si presenta soprattutto nei mesi estivi, quando la pista è trafficata quasi quanto il Grande Raccordo Anulare di Roma. Ogni giorno vi transitano migliaia di persone su due ruote che vogliono godersi in sicurezza la bellezza del lungomare sambenedettese. Una sicurezza che, però, è seriamente messa a rischio dalla presenza di chi scambia la pista ciclabile per una pista d'atletica. Oltre a fare attenzione ai pedoni che attraversano per andare o tornare dal mare, i ciclisti molto spesso devono fare un pericoloso slalom tra frotte di persone che utilizzano impropriamente quello spazio. Il rischio di cadute ed incidenti è all'ordine del giorno nei mesi più caldi dell'anno.
Il malvezzo di correre a piedi sulla pista ciclabile, oltre che contro il buonsenso, è anche contro la legge. Il codice della Strada punisce questo comportamento con una sanzione amministrativa di minimo 38 Euro.
Chi ha il compito di controllare e di sanzionare molto spesso fa finta di non vedere...e tira avanti. Sembra che la sanzione sia scattata una sola volta. Un fatto "più unico che raro" avvenuto ormai diversi mesi fa che ci viene riferito da una fonte interna al Comando di Polizia Municipale.
Un uomo stava correndo lungo il tracciato della pista ciclabile. Non conosciamo i particolari, sappiamo solo che la sua corsa disturbava in maniera eccessiva il passaggio delle bici. Tanto che due vigili-ciclisti (che specialmente d'estate pattugliano la pista) gli si sono accostati, chiedendogli gentilmente si spostarsi sul marciapiede. «Non mi sposto da qui. Mi sto allenando per delle importanti gare d'atletica», si è giustificato l'uomo. Incurante del richiamo degli agenti della municipale, l'atleta li avrebbe anche apostrofati con alcune frasi - diciamo così - non proprio amicali. I vigili si sarebbero quindi trovati "costretti" a fermarlo e multarlo. Sarebbe anche scattata una denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. Un particolare curioso: l'atleta "indisciplinato" apparterrebbe ad un corpo delle forze dell'ordine.
Dunque unicuique suum: a ciascuno il suo...spazio. E chi deve vigilare sui "confini" non si tappi gli occhi, e lo faccia con scrupolo e diligenza.
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27/09/2009
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