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Gianfranco Zola ritira a Chieti il premio Prisco

| CHIETI - Alla cerimonia, che si è svolta nella sala Consiliare della Provincia di Chieti erano presenti autorità regionali, provinciali e locali, oltre a un numeroso pubblico e a una rappresentanza della squadra del Chieti che milita in C1


“Immaginare che un calciatore italiano potesse essere proclamato miglior giocatore del campionato inglese e poi onorato dalla regina con il titolo di baronetto, poteva scaturire solo da una fantasia sfrenata e inquietante. E invece è accaduto nel nome di Gianfranco Zola, un sardo cittadino del mondo: giocatore di talento, persona di grande trasparenza, uomo di classe naturale. Esiliato da Parma per una banale incompatibilità tattica, Zola ha conquistato Londra dove – a parte i suoi gol e il suo ruolo di leader nel Chelsea – sentir parlare di lui con tanta ammirazione e tantissimo rispetto ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani. Gianfranco Zola, nella parte finale della carriera, ha raccolto il richiamo della sua Sardegna. Una scelta di cuore che arricchisce la sua vicenda umana e sportiva. Il Premio Prisco va a un atleta che può essere additato ad esempio per la sua generazione e per quelle che seguiranno”.
 
Con questa motivazione la giuria presieduta da Sergio Zavoli e composta da Edmondo Berselli, Candido Cannavò, Italo Cucci, Antonio Ghirelli, Luciano Russi, Giorgio Tosatti e Corinto Zocchi ha attribuito a Gianfranco Zola il Premio Nazionale “Giuseppe Prisco” alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva per l’anno 2005, che il calciatore ha potuto ritirare solo oggi a Chieti trovandosi il 16 maggio, giorno della premiazione ufficiale, in ritiro con il Cagliari a Milano.
 
Nel corso del suo intervento il Generale dei Carabinieri, nella riserva, Corinto Zocchi, presidente del comitato promotore della manifestazione, dopo aver ricordato le eccezionali qualità umane e professionali di Zola, si è augurato che lo stesso possa trasmettere alle giovani generazioni quel prezioso patrimonio di valori morali e ideali che così bene ha saputo esprimere in questi anni nello sport come nella vita.
 
E’ stata poi la volta di Italo Cucci che ha ricordato la particolare grinta mostrata dal campione sardo fin dai suoi primi calci; grinta e guizzo vincente che hanno accompagnato Zola durante tutta la sua ascesa agonistica senza però mai fargli perdere la sua innata semplicità.
 
A sua volta Zola, visibilmente commosso, dopo aver ringraziato i componenti del Comitato organizzatore della manifestazione si è detto onorato di avere tra le mani la preziosa scultura realizzata dal Maestro Pietro Cascella in onore di Peppino Prisco, “uomo di eccezionale levatura umana – ha detto – che però, purtroppo, non ho mai potuto conoscere personalmente”. L’attaccante nativo di Oliena ha concluso il suo intervento dicendo che giornate come quella trascorsa oggi a Chieti fanno bene al cuore e le saranno di grande sostegno nei prossimi mesi quando, cioè, sentirà sempre più intensamente la nostalgia dei campi di calcio. 
 
Alla cerimonia, che si è svolta nella sala Consiliare della Provincia di Chieti erano presenti autorità regionali, provinciali e locali, oltre a un numeroso pubblico e a una rappresentanza della squadra del Chieti che milita nel girone B del campionato nazionale di C/1.

28/09/2005





        
  



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