Far conoscere e valorizzare una delle attività che hanno contribuito allo sviluppo economico del territorio. E’ con questa finalità che il Comune di Civitanova Marche e la Cna della provincia di Macerata hanno promosso un convegno dal titolo Le fonderie dei metalli a Civitanova Marche: ieri e oggi, che si terrà sabato 2 ottobre, con inizio alle ore 9, presso il cine teatro “Cecchetti” di Civitanova.

I lavori si apriranno con il saluto del sindaco di Civitanova, Erminio Marinelli, dell’assessore alla Formazione e al lavoro della Provincia di Macerata Carla Monachesi e del direttore provinciale della Cna, Alfredo Santarelli, i quali consegneranno attestati di riconoscimento ad alcuni operai che hanno lavorato nelle fonderie della città e a titolari di officine tuttora operanti.

Sono quindi in programma gli interventi di Pierluigi Cavalieri, direttore del Centro studi civitanovesi (Panoramica sulle attività produttive a Civitanova nel Novecento); Daniela Tasso, insegnante (Rapporto scuola-territorio: una sinergia vincente); Romano Ruffini, storico, che illustrerà con l’ausilio di immagini alcune opere di Valeriano Trubbiani.

Nel corso del convegno verrà inoltre presentato il volume dal titolo Le fonderie dei metalli nella provincia di Macerata: ieri e oggi – Cenni di storia e di economia, realizzato dall’Istituto Tecnico Commerciale “Gentili” di Macerata in collaborazione con l’Associazione Pro loco Villa Potenza e stampato da www.stampalibri.it di Macerata.

Lo studio verrà illustrato dalla prof.ssa Zelinda Piccioni dell’Associazione Pro loco di Villa Potenza, autrice della pubblicazione insieme a Romano Ruffini e Alessandra Scarpati, membri della stessa associazione, e ai docenti Daniela Tasso e Giancarlo Sarnari, dell’Istituto Tecnico “Gentili” di Macerata. Il volume, corredato da numerose immagini, si apre con una prefazione del prof. Dante Cecchi e l’introduzione a cura di Zelinda Piccioni.

Esso propone una panoramica sulle fonderie della provincia di Macerata, in particolare nei comuni di Villa Potenza, San Severino, Macerata, Fiuminata, Tolentino, Urbisaglia e Civitanova.
Nel volume sono altresì raccolti le testimonianze di alcuni operai e i resoconti delle visite effettuate dagli studenti presso alcune fonderie.

Per quanto riguarda Civitanova, le fonderie e le officine meccaniche hanno rivestito un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico della città, considerato anche il loro elevato numero.
Nel capitolo curato da Daniela Tasso e Zelinda Piccioni viene ricordata innanzitutto la Società Anonima Costruzioni Meccaniche Adriano Cecchetti, per tutti la “Cecchetti”, operante dal 1892 al 1994 e che è stata per decenni la più importante industria del territorio. Insieme alla Cecchetti, le autrici ricordano in particolare la Rocchi e la Marinelli, “per il grande sviluppo e le grandi dimensioni che hanno avuto nel tempo, per la loro funzione di lievito per l’economia locale e per aver consentito la propagazione dal loro interno di altre fonderie ed officine aperte da lavoratori che poi si sono messi in proprio”.

“Queste tre imprese – scrivono le autrici – hanno garantito al vecchio borgo marinaro una grande occupazione ed hanno formato una manodopera preparata ed attiva che ha saputo misurarsi poi in attività diversificate e redditizia. La Civitanova Marche vivace e prospera di oggi ne è il frutto”. 

Accanto alle tre sopra citate, Civitanova annovera diverse altre fonderie, molte delle quali aperte negli anni a cavallo delle due guerre. Anche di esse si trova notizia all’interno del suddetto volume.