L'intervento delle Regioni a loro favore e la legge dello Stato "non rappresentano un atto di liberalita', ma riaffermano il principio costituzionale della sussidiarieta' e testimoniano che la solidarieta' e' un dovere che le istituzioni debbono avvertire".

Il vicepremier Gianfranco Fini, ospite d'eccezione al Forum dell'Azione Cattolica, che lo ha accolto con tiepidi applausi, ha spiegato cosi' le ragioni che hanno determinato iniziative di sostegno dell'attivita' degli oratori, a livello regionale e centrale.
   
Nel suo intervento, l'onorevole Fini ha sottolineato che oggi, accanto alle sue tradizionali attivita', che rappresentano comunque una funzione importante a livello sociale ed educativo, gli oratori sono chiamati a rispondere anche a tre nuove emergenze: l'abbandono scolastico, che non riguarda piu' soltanto le aree economicamente depresse; la lotta alla droga e l'integrazione dei giovani figli di immigrati.
   
Alla grande kermesse dell'Azione Cattolica, l'onorevole Fini ha presentato i risultati gia' ottenuti in tema di sostegno agli oratori, rilevando che solo nel Lazio, "sulla base della legge regionale, sono gia' 1.200 i progetti presentati dalle parrocchie che sono stati finanziati con un contributo massimo individuale di 15 mila euro. Si tratta - ha rilevato - di 429 parrocchie, 126 istituti, 12 oratori, 8 scuole e 126 altre realta', per un totale, nel periodo 2002-2005, stimato in 6.641.000 euro, utilizzati per finanziare interventi di manutenzione straordinaria degli immobili, la realizzazione di sale multimediali, l'allestimento di centri ricreativi ludici e sportivi".
   
A livello nazionale, poi, Fini ha citato "i 215 mutui concessi dall'Istituto per il credito sportivo, per un importo di quasi 70 milioni di euro e la imminente modifica della convenzione con la Cei che consentira' - ha annunciato - nuove agevolazioni per sviluppare la pratica sportiva negli oratori. Una tendenza - ha sottolineato - che il governo intende favorire e sviluppare".
   
Le modifiche legislative che hanno esaltato il ruolo delle Regioni, "tuttavia hanno portato alla cancellazione di ulteriori interventi statali, limitando la legge n.206 ai soli benefici fiscali". Si tratta, pero', del riconoscimento "della funzione educativa e sociale da essi svolta mediante attivita' finalizzate allo sviluppo individuale e sociale di minori ed adolescenti di qualsiasi nazionalita', alla solidarieta' e al contrasto della emarginazione sociale e razziale, alla diffusione dello sport e di altre iniziative culturali nel tempo libero".

Un riconoscimento, ha insistito il vicepremier, "importante perche' consente finalmente di comprendere gli oratori tra i soggetti attivi del sistema integrato di interventi e servizi sociali previsti dalla legge quadro 328 del 2000, che non menzionava espressamente gli oratori parrocchiali, e perche' permette agli oratori di partecipare ai progetti degli enti territoriali per la promozione dell'infanzia e dell'adolescenza, previsti dalla legge 285 del 1997".

Da parte sua, il governo invita ora le Regioni "a stipulare intese con le diocesi per la realizzazione di programmi e azioni a sostegno degli oratori e delle attivita' sociali svolte da essi".