Un concorso in continua evoluzione, fortemente cambiato dalle prime edizioni, sempre al passo con i tempi in una società mutevole come quella che ha caratterizzato il contesto delle decennali edizioni di Miss Italia. Questo il quadro che viene fuori dalle parole di Patrizia Mirigliani, la figlia dello storico patron, che oggi si è soffermata a scambiare quattro chiacchiere con i giornalisti.

 

"I cambiamenti non arrivano mai tutti in un colpo – ha spiegato - alcune cose stanno lentamente cambiando, ad esempio un'immagine diversa delle ragazze, che non danno più soltanto l'immagine di "belle", ma trasmettono anche il loro pensiero, la loro intelligenza. La commissione tecnica è sempre più attenta nella valutazione delle ragazze, perchè ci rendiamo conto della responsabilità che ci assumiamo nel decidere chi mandare a Salsomaggiore".

 

"Ritengo mio padre un uomo che ha rispettato sempre molto la donna e seguo la sua linea di condotta, perchè, dopo tutti questi anni passati all'interno del concorso, sento di poter dire che il concorso non ha tolto niente alla figura femminile, anzi, ha dato molto. E' stato al passo con i tempi, seguendo importanti passaggi sociali. Abbiamo avuto una miss di colore, abbiamo eliminato il discorso sulle misure, abbiamo fatto tante cose in questi anni, e tante ne faremo ancora".

 

Una seconda madre, una sorella maggiore, una guida. Che rapporto c'è tra Patrizia Mirigliani e le miss?

 

"Tra me e le ragazze c'è un bel rapporto. Quello che ha mio padre con loro può essere paragonato ad un dialogo padre-figlia, mentre io posso parlare con loro alla pari. Ho vissuto le loro problematiche, ed anche oggi, c'è un rapporto di grande confidenza. Ricordo che due anni fa, proprio qui a San Benedetto, una concorrente mi mise a parte del suo stato interessante quando non lo sapeva ancora nessuno".