Mettere a punto un sistema di monitoraggio sistematico che tenga conto delle caratteristiche del corso d'acqua e della morfologia del territorio per far sì che l'area della foce possa tornare ad essere fruita serenamente: è l'ambizioso progetto che l'assessorato all'Ambiente del Comune di Grottammare ha dedicato durante i mesi estivi alla riqualificazione dell'habitat naturale del torrente Tesino.

Un torrrente e non un fiume, ci tiene a precisare il sindaco Luigi Merli: «Le classifiche di Legambiente indicano speso il Tesino come uno dei fiumi più inquinati ma bisogna tener conto che i torrenti, perché il Tesino è appunto un torrente, vanno in secca durante l'estate perciò non ha senso prelevare un campione delle acque a luglio o agosto».

Primo Falcioni, geologo già direttore tecnico responsabile dell'area ex-discarica, ha predisposto per il Tesino una sperimentazione con l'impiego di bioattivatori enzimatico-batterici in grado di attivare e rafforzare le naturali capacità depurative dell'ambiente acquatico. Il prodotto utilizzato è il Micropan Acquaclear della ditta Eurovix srl. con sede a Cazzanigo S. Martino (BS).

Tra giugno e luglio i prodotti sono stati somministrati tre volte alla settimana con buoni risultati nella riduzione della carica batterica patogena e nel miglioramento della limpidezza delle acque.
«I processi favoriti dai bioattivatori - spiega Sante Ansferri della Eurovix - non rendono necessari trattamenti costanti nei prossimi mesi e il Micropan Acquaclear sarà usato solo in casi di emergenza».

Desta qualche preoccupazione la presenza delle nutrie, roditori potenzialmente dannosi per le colture: «Al momento le nutrie sono solo due, tenute sotto osservazione dall'Istituto zoo-profilattico di Fermo», puntualizza Sonia Capeci, responsabile del Servizio di tutela ambientale del Comune.