Ci sono malumori nel PD, sopratutto causati dall'operato solitario del sindaco Gaspari e di alcuni consiglieri che non starebbero coinvolgendo l'intera maggioranza.

"In questi ultimi mesi - prosegue Evangelisti - abbiamo assistito ad un rincorrersi continuo di cifre e di manovre economiche che testimoniano in modo allarmante l'impatto che la crisi avrà sulla vita quotidiana dei cittadini e sulle nostre comunità.
La contrazione dei bilanci comunali sarà molto pesante a causa della riduzione delle entrate e del patto di stabilità, mentre si prevede una crescita di domanda dei servizi sociali che rappresentano un ammortizzatore di pesanti diseguaglianze ma anche una leva che promuove il miglioramento dello sviluppo locale.

Come faranno i Comuni a reggere questa situazione?
La percezione collettiva è che la notte sarà piuttosto lunga perchè le manovre adottate dal Governo avranno i loro effetti più devastanti nei Comuni negli anni 2012 e 2013.
E' proprio questo aspetto che vorrei sottolineare in questo mio intervento come consigliere comunale del Partito Democratico. La difficile stagione che ci aspetta nel governo della nostra città non può prescindere da un ampio coinvolgimento dei nostri concittadini.

La pesantezza economica delle scelte e dei tagli da compiere per la formulazione del prossimo bilancio, deve necessariamente avere un percorso di massima condivisione sia nelle sedi istituzionali della politica amministrativa ( maggioranza , commissioni consiliari , organismi di partecipazione ) che in quelle della partecipazione attiva e responsabile dei cittadini ( comitati di quartiere, associazioni di categoria, sindacati ).

Se questa è la premessa necessaria, che ho già avuto modo di esprimere in alcuni incontri della maggioranza consiliare, appare piuttosto increscioso che sui giornali continui a comparire la notizia di decisioni assunte in merito alla applicazione di una imposta di soggiorno senza il coinvolgimento almeno di coloro che poi dovranno votare questa nuova tassa.

Pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche dei Comuni prodotte dalla profonda ingiustizia delle scelte governative così lontane dai cittadini, ritengo che le scelte dirimenti del prossimo bilancio vadano considerate in un quadro generale ossia "COSA IL COMUNE FA " e " COSA NON POTRA' PIU' FARE" finalizzata a promuovere una azione di trasparenza sui reali costi delle amministrazioni comunali con i propri cittadini.

Credo che questo sia il solo modo per evitare una insanabile frattura tra la necessità di buona politica e l'onda sempre più travolgente della solitaria disperazione".