Studenti italiani bocciati in educazione finanziaria: al via un progetto sperimentale nelle Marche
Ancona | Alfabetizzazione finanziaria sotto la media OCSE e risultati inferiori a quanto ci si potrebbe aspettare rispetto al livello di competenze in lettura e matematica: questi gli esiti dell'OCSE PISA sul livello di competenza dei quindicenni italiani.
Marco Lucchetti
Porre rimedio a questa preoccupante situazione è l’obiettivo della collaborazione sperimentale tra gli enti attivi nella diffusione dell’educazione finanziaria nelle scuole, che verrà avviata nella Regione Marche, a partire dal 30 settembre.
Insegnanti e dirigenti scolastici riuniti per parlare di cittadinanza economica, legalità e sviluppo delle competenze economiche. La sfida dell’alfabetizzazione, che ha caratterizzato gli insegnamenti della scuola nel secolo scorso, non ha perso la sua attualità: se insegnare l’italiano e la matematica è ancora una priorità, oggi è indubbio che i ragazzi debbano affrontare nuovi contesti e imparare nuovi linguaggi. In un mondo dove parole come tasso, mutuo e spread sono di uso comune, diventa fondamentale familiarizzare, il prima possibile, con questi concetti attraverso l’uso dei molteplici strumenti didattici già disponibili nelle scuole italiane.
Oggi presso la sede della Regione Marche, i principali enti impegnati nella diffusione dell’educazione finanziaria (Banca d’Italia, Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, Agenzia delle Entrate), insieme con Marco Luchetti (assessore Istruzione e Lavoro Regione Marche), Luciano Goffi (direttore generale Banca Marche) e l’Ufficio scolastico regionale per le Marche hanno presentano, al corpo docente, i propri programmi nell’ambito del workshop “A scuola di cittadinanza economica e legalità”. L’iniziativa ha voluto facilitare l’inserimento di progetti di educazione finanziaria, da parte delle scuole, in particolare quelle secondarie di secondo grado, in un percorso educativo “organico e sinergico”, in vista della prossima rilevazione OCSE PISA sulla financial literacy già programmata per il 2015. Inoltre ha anticipato le linee guida contenute nel documento programmatico “La buona scuola” del Governo Renzi che, nel capitolo 4 “Ripensare ciò che si impara a scuola”, colloca l’educazione economica, insieme alle lingue straniere e all’informatica, tra le nuove competenze indispensabili ai giovani, ricordando come “l’economia dovrebbe essere una disciplina accessibile agli studenti di tutte le scuole di secondo grado”.
Secondo l’assessore Luchetti, “va recuperata, nei giovani, la cultura dell’uso etico e responsabile del denaro, dal momento che lo vivono come semplice strumento di affermazione personale. All’opposto, un suo giusto utilizzo è importante per scongiurare un distacco delle risorse dall’economia reale, rendendo le comunità locali non più padrone del proprio destino. Fondamentale si rileva, perciò, l’individuazione di una didattica che sappia esaltare il valore sociale della moneta”. Nel corso dell’incontro, Carlo di Chiacchio, national project manager OCSE PISA 2012 ha presentato i dati dell’indagine OCSE PISA che, nel 2012, ha coperto quasi 20 Paesi e un campione di quasi trentamila quindicenni, da cui emerge come l’analfabetismo finanziario dei ragazzi tocchi livelli preoccupanti, con oltre la metà degli studenti che si attestano su un livello di comprensione dei meccanismi economici e finanziari ben al di sotto della media dei paesi monitorati.
Per questa ragione, Regione Marche, Ufficio scolastico regionale per le Marche e Banca Marche hanno sottoscritto, sin dal 2011, un impegno comune per la diffusione dell’educazione finanziaria nelle scuole, ambito nel quale si collocava l’incontro dedicato ai dirigenti scolastici e ai docenti, che hanno potuto conoscere, da vicino, i programmi di cittadinanza economica, promossi, in collaborazione con il MIUR, dalla Banca d’Italia, grazie all’intervento di Sabrina Ferretti e dall’Agenzia dell’Entrate su “Fisco & scuola” di Giuseppe Bombace. Giovanna Boggio Robutti della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio e Marina Argalia di Banca Marche hanno introdotto, poi, i contenuti e le novità per i diversi gradi scolastici del programma didattico Economi@scuola, il cui obiettivo principale è dare ai ragazzi un approccio di valore all’uso consapevole del denaro. L’incontro è terminato con l’esperienza di due insegnanti, Anna Maria Albanesi dell’I.C. “G. Rossini” di San Marcello di Monsano e Nadia Serafini dell’Istituto d’istruzione superiore Galileo Galilei di Jesi che hanno partecipato, insieme alle loro classi, ai progetti didattici “Scrivere l’economia” e “Sviluppa la tua idea imprenditoriale” nell’anno scolastico 2013-14.
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30/09/2014
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