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Lo slogan è “accendi una luce di speranza”

Ascoli Piceno | Sabato due ottobre un nutrito gruppo di donne sfilerà per ricordare gli orrori a cui sono sottoposti i bambini in alcune regioni del globo

di Federico Biondi

La spontanea fiaccolata in programma per sabato due ottobre ad Ascoli Piceno nasce dalla profonda esigenza di molte donne ascolane di manifestare apertamente, come è avvenuto in altre parti d’Italia e probabilmente del Mondo, il dissenso verso atti di estrema brutalità.
 
È troppo forte il dolore, lo sdegno, la sensazione di sgomento di fronte a quello che è successo negli ultimi mesi nel mondo e ultimamente nella scuola della cittadina Osseziana. “Ci siamo dette basta – dice Laura Olimpi pediatra e presidente dell’Aied – non è possibile utilizzare i bambini per vendetta o regolamento di conti e non c’è nessuna ragione per atti così”.
 
L’idea della fiaccolata è nata spontaneamente, dal semplice contatto tra amiche. Per organizzarla c’è voluto del tempo, è stata volutamente posticipata per ribadire la necessità che non è possibile provare il dolore usa e getta.
 
“Trascorrono i giorni e non ricordiamo più e piangiamo per un altro motivo, senza un ricordo di consapevolezza”.
 
Da qui la posticipazione della fiaccolata di oltre un mese, al fine di organizzarla nel migliore dei modi e con la partecipazione del maggior numero di persone. Saranno mobilitate le scuole, in modo da far riflettere i bambini e i ragazzi su questi avvenimenti.
 
Non si può fare molto, ma testimoniare il martirio e il dolore che hanno provato i loro coetanei, magari realizzando un striscione con delle scritte, accendendo un lumino o semplicemente partecipando in silenzio, la presenza è un modo di dire no.
 
La sfilata silenziosa partirà da Piazza Arringo sabato pomeriggio alle ore diciotto per ricordare i bambini di Beslan, di Kabul, i bambini Israeliani e Palestinesi.
 
Lo slogan è accendi una luce di speranza e tutti coloro che parteciperanno al corteo avranno un lume. La sfilata andrà avanti silenziosamente e si fermerà a Piazza del Popolo, in cerchio si farà un minuto di silenzio e poi il corteo si scioglierà con un applauso.
 
Non si vogliono scordare questi fatti accaduti con un’atrocità che sa dell’incredibile, ma quello che accadrà dopo la fiaccolata dipende da ognuno di noi. La fiaccolata è un punto di partenza, per una riflessione con noi stessi e con chi ci sta vicino ma, grazie all’intervento dei bambini e dei ragazzi di Ascoli sarà anche il momento per costruire nelle scuole e all’interno delle famiglie un percorso di “cultura della pace”.
 
Logicamente ciò non è un discorso politico ma solo un momento di solidarietà e di riflessione per la comunità ascolana. Una manifestazione autofinanziata che non vede il coinvolgimento delle istituzioni, partiti ed enti. La fiaccolata è aperta a tutti e ognuno contribuisce per quello che può.

30/09/2004





        
  



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