Il Centro Studi di Confindustria Marche ha rielaborato i dati Istat sulla rilevazione continua delle forze lavoro, fornendo un quadro molto attuale della  situazione occupazionale in Italia e nella Regione. Vediamo i dati riferiti ai primi due trimestri del 2005 e all’intero 2004 partendo dalla popolazione nazionale.

Nel secondo trimestre del 2005 l’offerta di lavoro è aumentata dello 0,5% rispetto alo stesso periodo del 2004, per un valore assoluto uguale a 127mila unità.
Il numero di occupati, al netto dell’aumento della popolazione residente dovuta all’ingresso degli stranieri, è in lieve aumento, mentre il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito del 4,5%. Il tasso di disoccupazione, per gli stessi periodi, è aumentato di quattro decimi di punto, portandosi al 7,5%.

Per quanto riguarda la differenziazione per settore di attività economica, da dati emerge che se l’occupazione alle dipendenze è aumentata, è invece in calo quella autonoma, mentre l’agricoltura continua a registrare un calo della domanda di lavoro. In crescita il numero di occupati nelle costruzioni e nel terziario.

La situazione marchigiana è in controtendenza rispetto al dato nazionale. Diminuiti l’offerta di lavoro dello 0,7% e il numero di occupati di poco più di un punto percentuale. Il tasso di attività in età lavorativa si è attestato al 67,1%, sei decimi di punto in meno rispetto ad un anno prima ma nettamente superiore alla media italiana. Il numero di persone in circa di occupazione è in aumento, come pure il tasso di disoccupazione (attualmente al ,3%).

In controtendenza anche i dati riferiti ai diversi settori: diminuisce l’occupazione alle dipendenze e aumentano le posizioni lavorative indipendenti. Agricoltura e costruzioni registrano aumenti degli occupati rispettivamente 3,7% e19,5%, mentre il terziario rimane stabile.