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Cosa ha fatto la Confesercenti per evitare l'insorgenza dei centri commerciali?

San Benedetto del Tronto | L'apertura di una grossa libreria nei locali ex Upim riaccende la polemica sul commercio.

di Nazzareno Pompei*

Forza Italia non capisce perché si continuano a dire falsità su fatti che riguardano il commercio della nostra Città.
L'ultimo esempio è quello che riguarda la ventilata possibilità dell'apertura di una grossa libreria negli ex locali Upim. La falsità detta riguarda il fatto che l'amministrazione comunale può controllare l'apertura di attività commerciali e, quindi, negare a chi ne fa richiesta la licenza conseguente.

Non è vero e si sa benissimo che per legge tutte le richieste di licenze che svolgono la propria attività in locali di max 250 mq e trattano beni no-food debbono, per iniziare,  comunicare solo l'apertura e l'amministrazione deve controllare la moralità del titolare intestatario della licenza. La falsità si ingigantisce quando, nel caso specifico della ipotetica libreria, si parla di subentro ad una licenza preesistente tramite cessione di ramo d'azienda e, anche in questo caso, l'unico controllo possibile è quello sulla moralità del titolare.

Perché la Confesercenti e alcuni politici di sinistra utilizzano la disinformazione come mezzo per dire falsità e per dimostrare che l'attuale amministrazione comunale non fa nulla?
Ci ricordiamo tutti quello che ha fatto la Sinistra quando governava la città, cioè poco e nulla.
Ci piacerebbe sapere se i commercianti erano contenti quando la Confesercenti era distratta quando aprivano diversi centri commerciali in città, quando la stessa non poneva nessun problema sulla riduzione del giro d'affari del commercio sanbenedettese  dettato dalla mancanza di investimenti strutturali (parcheggi, viabilità, servizi) mai pensati dall'Amministrazione Perazzoli e soprattutto quando ogni anno la stessa Amministrazione aumentava l'imposizione fiscale. Solo ora si è svegliata e vuole tutto e subito!

Forza Italia si rende conto delle difficoltà che crea l'apertura di una libreria, del tipo di cui si parla, per le attività similari esistenti nel centro cittadino, che invece svolgono un servizio culturale di qualità, però l'unica considerazione possibile che qualsiasi amministrazione seria può fare è quella di effettuare un controllo che tutte le regole e le leggi vengano rispettate, come del resto, questa amministrazione fa con tutti e non altro. Vorremmo sapere dalla Confesercenti se, sul caso specifico, rispettando le leggi vigenti, può fare altro.

*Vice coordinatore di Forza Italia

30/09/2003





        
  



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