Nonostante quello che molti pensano, le soluzioni per ridurre in maniera drastica il consumo di idrocarburi sono ormai mature, e si tratta prima di tutto di nuove tecnologie in grado di aumentare l'efficienza dei consumi energetici.

Si potrebbero evitare sprechi colossali di idrocarburi, e la relativa produzione di gas serra, semplicemente trasferendo gran parte dei consumi dal petrolio al metano. Poi ci sono il motore OX2, il motore ad aria compressa, le centrali a ciclo combinato, i dirigibili, le auto leggere...

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Infine ci sono le tecnologie che sfruttano l'energia solare.

Ma non c'è solo l'eolico e il fotovoltaico, non ancora competitivi o del tutto competitivi sul piano economico. C'è anche un altro modo per sfruttare l'energia del sole, come dimostra una ditta americana che già produce e vende sul mercato 354 MW di energia elettrosolare (con solo un modesto incentivo pubblico pari a 1,5 centesimi di dollaro al kw/ora).

La radiazione solare viene intercettata da specchi curvi a sezione di parabola, che la riflettono e concentrano su tubi all'interno dei quali scorre del vapore che viene riscaldato. Il vapore surriscaldato serve poi a far girare una turbina che produce l'elettricità.
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Anche l'ENEA ha allo studio un impianto di questo tipo, come si può vedere nel sito www.enea.it selezionando poi: ATTIVITA' / SOLARE TERMODINAMICO / Le innovazioni del progetto ENEA.

Trattandosi di una tecnologia non particolarmente sofisticata, dovrebbe risultare conveniente produrre energia elettrica almeno dei paesi che hanno un basso costo della manodopera e anche una radiazione solare più intensa (cioè di fatto in tutti i paesi del terzo mondo). Ma dovrebbe risultare conveniente produrre energia dal sole anche in Italia, considerato che nel nostro paese il costo dell'energia elettrica, specie di giorno, è molto più alto che in Europa e in America.

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