"Fa' sorridere la diatriba tutta interna alla maggioranza su una pseudo scelta fra palazzina e parcheggi. Si guarda alla foglia e non si vede il bosco!  E' tutto l'iter seguito che lascia molte perplessita' e fa' porre una serie infinita di domande che parte da un dato di fatto inequivocabile e incontrovertibile, il porto di san benedetto e, quindi, tutta l'area dell'attuale perimetrazione "e' Statale".

Si puo' applicare una Legge Regionale a un'area di competenza Statale? Riteniamo di no, con la conseguenza che il Piano del Porto (PRP) deve seguire esclusivamente la Legge Statale 84/94 e le linee guida per la redazione dei piani portuali, con l'ulteriore conseguenza che, in assenza di un nuovo piano del porto che le preveda (e l'attuale PRP del 68 non le prevede) o una variante al PRP del 68, non esistono concessioni dei cosiddetti trabucchi, presi in esame rispetto alla primaria importanza dell'insieme.

L'iter per l'approvazione del PRP ai sensi dell'art.5 della Lg 84/94, prevede nell'ordine: l'intesa della Capitaneria di Porto con il Comune o i Comuni interessati ( quell'intesa che i Consiglieri andrebbero ad approvare il 5 Settembre, a cose gia' fatte); l'adozione del PRP da parte dell'autorita' marittima; il parere tecnico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici; le pronuncie di compatibilita' ambientale a seguito dell'espletamento delle procedure di VIA; l'approvazione da parte della regione Marche.

Il PRP e' redatto dalla Autorita' Marittima e, e' sua la paternita' e la responsabilita' anche ove si avvalga per la sua redazione delle strutture tecniche di un altro Ente.
L'agenzia del Demanio ha posto in sdemanializzazione( vedi elenco aree nel sito https://venditaimmobili.agenziadeldemanio.it/VetrinaImmobiliare/index.php ) , a disposizione del Comune, che ne deve fare espressa richiesta, alcune aree di minore rilevanza, quelle a nord, di cui potrebbe essere stata chiesta la sdemanializzazione ma senza certezze.

Se verra' fatta una riperimetrazione escludendo dall'ambito portuale aree NON sdemanializzate non solo verra' ridotto l'ambito portuale a scapito della pesca e delle attivita' connesse, ma si incidera' per sempre, in maniera irrimediabile, in questi comparti. FLI invita a riflettere tutto il Consiglio Comunale, evitando considerazioni generiche ma piuttosto valutando attentamente l'operato attinente al proprio ruolo, a prendere tempo, verificando in maniera piu' approfondita le sorti di una area che deve essere sviluppata".