Convegno. Zootecnia globale e locale: come garantire la qualità?
Castel di Lama | Presentato Progetto Legambiente per lo sviluppo di prodotti di filiera OGM free Marini, ass. Provinciale: Creare filiere agroalimentari ecocompatibili e a prezzi accessibili.
Intraprendere percorsi di qualità volti alla tutela dei prodotti locali e alla loro valorizzazione. Questo il tema centrale del convegno, molto interessante e partecipato che si è tenuto a Castel di Lama sabato mattina nellambito della undicesima edizione della Fiera del SS Crocifisso. Un confronto quanto mai necessario per le imprese del settore del nostro territorio, e che si trovano a dover rispondere con urgenza alle nuove e difficl sfide imposte dal mercato globale.
Dopo il saluto del sindaco lamense Patrizia Rossini e di Cinzia Peroni, vice presidente del Consiglio Provinciale, nel suo intervento lAssessore provinciale allagricoltura Avelio Marini ha sottolineato la necessità per le aziende locali di trovare nuovi spazi di crescita senza abbandonare la sostenibilità sociale e ambientale o allontanarsi dal contesto comunitario entro cui si sviluppa lattività agricola.
E necessario mantenere un forte legame con il territorio ha detto Marini - adottando delle strategie politico-commerciali che possano garantire la salvaguardia delle tipicità locali. Creare filiere agroalimentari ecocompatibili, regolamentate da disciplinari di produzione OGM free, garantirebbero prezzi accessibili e risponderebbero alle esigenze dei consumatori su temi quali la sicurezza, la trasparenza e la qualità del prodotto.
Concetti questultimi su cui è intervenuto anche Paolo Cesaretti della Cooperlat, che si è soffermato sul ruolo attivo del consumatore allatto dellacquisto, consumatore al quale va garantita assoluta chiarezza nelletichettatura del prodotto.
Nel corso del convegno e stato presentato poi un importante progetto pilota nato con la collaborazione di Legambiente, che prevede, attraverso la selezione di aziende locali zootecniche lo sviluppo di prodotti ottenuti senza lutilizzo di OGM e nel rispetto dellambiente. Lobiettivo è anche quello di arrivare al riconoscimento europeo del marchio di Specialità tradizionale garantita (STG). Da segnalare che sul concetto di qualità si è soffermato anche Giulio Cruciali, titolare di unazienda che ha scelto di intraprendere percorsi che non prevedono lutilizzo di OGM o antibiotici promotori della crescita, ponendo invece lattenzione alla crescita naturale dellanimale allevato. Una metodologia di allevamento zootecnico volta alla produzione qualificata è dunque possibile a patto che non si chieda alle aziende di produrre a costi sempre più bassi per rimanere competitive, perché la corsa al ribasso significherebbe perdere in qualità e sicurezza del prodotto.
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04/09/2005
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Betto Liberati