"Siamo soddisfatti di questa revisione del provvedimento iniziale pur se avremmo voluto la conferma delle feste Patronali - evidenzia il presidente provinciale Federalberghi - Confcommercio Ferdinando Ciabattoni - sia perché sono state accolte le nostre ragioni ed istanze, sia perché con la conferma anche delle festività del 1° Maggio, 25 Aprile e del 2 Giugno si garantisce ossigeno al settore Turismo, attraverso i "ponti" più tradizionali".

"Se fosse stata mantenuta la soppressione delle festività - aggiunge il direttore Giorgio Fiori - il danno economico per il settore sarebbe stato significativo poiché nel 2012 il 2 Giugno cade di sabato e l'unico ponte di un certo peso si concentra tra il 25 aprile ed il 1° maggio". "Sulla base dei flussi turistici passarti - sottolinea Fiori - è stato ipotizzato che in quel periodo si spostano in media circa 9 milioni di persone, (il 15% della popolazione), che con il taglio dei ponti non si sarebbero spostati più perché "costretti" a lavorare.

Nel caso di un ponte unico dal 25 aprile al primo maggio, le notti utili per le strutture ricettive sono 6 e se si ipotizza che la metà dei vacanzieri parte dal 21 al 25 aprile e l'altra dal 28 aprile al primo maggio è evidente che si acquisisce una notte in più e soprattutto si recupera una positività per il settore, in quanto le vacanze brevi, durante l'anno, sono una buona fonte di incasso, anche per gli operatori turistici della provincia Picena".