Come ogni anno siamo alle prese con una valanga di valutazioni contrastanti sull’andamento del nostro turismo, anche se i primi dati ufficiali – non comprensivi del mese di agosto – sembrano dirci sostanzialmente tre cose: nel complesso il litorale riesce a tenere, la vacanza diventa sempre più breve e molto “itinerante”, si assottigliano le presenze degli stranieri.

 

Al di là di quelle che sono le lacune ormai note del nostro fare turismo, credo che, con raziocinio e metodo, non possiamo far finta di dimenticare che il problema principale resta quello della crisi economica che ha ormai una portata di tipo internazionale. Apprendiamo con cadenza quasi giornaliera come le famiglie abbiano difficoltà concrete nel far quadrare i bilanci familiari e come, in diversi casi, quello che era uno stato di benessere accettabile fino a qualche anno fa, oggi si ponga al confine di una povertà annunciata.

 

Se il turismo di casa nostra ha poggiato le sue fondamenta proprio sulla vacanza di tipo familiare, è palese quanti e quali possano essere le ripercussioni che sta determinando la crisi economica.

 

Proprio all’inizio della stagione 2004, ho creduto lanciare un appello alle amministrazioni comunali, agli enti, ai commercianti agli operatori tutti, perché fossero messe in atto strategie in grado di offrire al turista proposte soddisfacenti, non caratterizzate da costi che, purtroppo, per i motivi a tutti noti – non ultimo l’entrata in vigore dell’Euro – abbiamo visto lievitare in modo decisamente eccessivo, con ripercussioni a cascata per tutte le categorie.

 

Abbiamo più volte detto, ed il programma regionale l’ha sancito, che occorre ormai ragionare nell’ottica di area vasta, rappresentata dai Sistemi turistici locali, che vengono pubblicizzati, rappresentati all’estero, incentivati. E proprio in questo ambito credo sia opportuno iniziare a lavorare anche localmente – e da subito - per modellare proposte ed iniziative che tengano conto dei motivi che sono alla base dei cambiamenti intercorsi nel modo di fare vacanza sul fronte del turismo familiare e che sappiano catturare anche l’interesse di altri settori.

 

Una volta verificato il quadro dell’andamento complessivo di tutta la stagione, sarà bene riflettere collettivamente con l’obbiettivo di raggiungere risultati soddisfacenti per tutti.