L'Italia vanta l'invidiabile record europeo di Paese con il più alto di numero di rapine, un raccapricciante primato che la nostra Nazione orgogliosamente detiene dal lontano 1992.

Nonostante il "rischio-rapina" debba formare - al pari degli altri rischi per la sicurezza e la salute - oggetto di valutazione e di prevenzione nell'apposito documento di valutazione dei rischi ex Dlgs 81/2008, i fatti, o meglio i dati statistici, sembrerebbero confermare che il sistema bancario anteponga alla ricerca di soluzioni più adeguate, alle particolarità ed alla pericolosità delle dipendenze bancarie, logiche di puro contenimento dei costi.

Come in un gioco d'azzardo dove da una parte c'è chi vince e dall'altra chi perde, nel caso del rischio rapine al risparmio delle banche (chi vince) corrisponde un costo per lo Stato e, conseguentemente, per l'intera collettività (chi perde).

Un onere che, oggi, è possibile quantificare, in termini di costo medio di un singolo reato giudiziario, grazie ad uno studio realizzato dalla Università di Sassari. Il lavoro dei professori Vannini e Mastrobuoni ha calcolato che il costo ai danni del cittadino della rapina in banca, composto dalla somma delle spese legate alla prevenzione, al danno che esso comporta ed, infine, al costo che si riferisce alle spese di giustizia, ammonta a ben 301.000,15 euro per evento.

Da buoni ragionieri, il conto è presto fatto:

Dunque, dal 2000 ad oggi, allo Stato l'insicurezza delle filiali bancarie è costata l‘astronomica cifra di oltre 6 miliardi di euro e come direbbe l' impareggiabile principe De Curtis, in arte Totò: ed io pago!

Con tutto il rispetto che nutriamo nei confronti di chi ha avuto la sfortuna di subire il trauma di una rapina, cui rivolgiamo la nostra solidarietà e la nostra sentita partecipazione per l'accaduto, non possiamo esimerci dal trattare l'argomento con la dovuta ironia, che rimane tale finché va tutto bene e nessuno subisce danni fisici e morali.

Come UGL Credito non ci stancheremo mai di ripeterlo: i risparmi sui costi d'esercizio si possono ottenere in molteplici modi e noi siamo dispostissimi a discuterne con le controparti e le istituzioni competenti, ma sulla sicurezza sia dei dipendenti che sono in prima linea che della clientela, non siamo disposti a fare sconti.