Ri-scoprire e ri-conoscere Cesare Pavese a cento anni dalla sua nascita, attraverso le impressioni, le riflessioni e le esperienze dei suoi lettori. Pavese, un autore introverso e tormentato, che, con i suoi scritti, ha saputo parlare a diverse generazioni di italiani, adolescenti e adulti.

Pavese, il “cantore delle Langhe”, che con sensibilità acuta ha vissuto i problemi della solitudine, del bisogno di amicizia e di amore, dell’inserimento sociale, della ricostruzione della storia individuale e collettiva, dell’impegno letterario e politico.

Pavese, lo scrittore neorealista, anti - ideologico che ha narrato le storie di personaggi veri, concreti così come lui li percepisce, cogliendo la semplicità delle vicende individuali. Pavese, l’intellettuale in conflitto con la cultura italiana dell’epoca per via del suo interesse verso la letteratura e la cultura americana; il grande organizzatore culturale che ha aperto le porte all’Antropologia in Italia.

Pavese, il politico di sinistra, confinato per ordine di Mussolini in quanto direttore di una rivista antifascista, ma in conflitto con il PCI. I suoi lettori potranno discutere dei diversi aspetti di questo autore, del loro rapporto con lui ed i suoi racconti, spiegare cosa li ha spinti a leggerlo, cosa cercavano e cosa hanno trovato.

È questo il modo migliore per ricordarlo e manifestare riconoscenza verso questo grande scrittore italiano del ‘900. La conduzione della serata è affidata al Prof. Renato Novelli, mentre le conclusioni saranno di Massimo Raffaeli, critico letterario de La Stampa e de Il Manifesto. Al termine si brinderà a Pavese con i vini delle Langhe.