Su invito dell’Agenzia per gli Affari Culturali giapponese e dell’Ambasciata del Giappone in Italia, la Fondazione Bizzarri ha partecipato domenica scorsa al Japan Reception per la presenza della cinematografia giapponese alla Mostra di Venezia e al Leone d’Oro alla Carriera che verrà attribuito ad Hayao Miyazaki ,uno dei più grandi registi del cinema giapponese e maestro del cinema d’animazione.

A fare gli onori di casa alla serata svoltasi al Palazzo del Casinò, l’Ambasciatrice in Italia Nobuko Matsubara, che ha accolto i numerosi invitati al galà nipponico.

Tra gli ospiti di spicco il Presidente della Fondazione La Biennale di Venezia Davide Croff e il Direttore della Mostra Marco Müller, quest’ultimo impegnato in prima persona al programma della Storia Segreta del Cinema Asiatico che esplora in 37 film giapponesi, il lungo percorso attraversato dal cinema popolare nell’arcipelago nipponico, rivelando lo sviluppo e l’incubazione dei generi grazie all’opera (nella maggior parte dei casi inedita in Occidente) di alcuni tra i suoi principali pionieri.

L’invito ha permesso alla Fondazione Bizzarri di presentare, in particolare all’Ambasciatrice Nobuko Matsubara (attesa alla Rassegna di San Benedetto), la brochure del prossimo Premio Libero Bizzarri nel cui programma è inserito l’omaggio al Giappone nell’anno definito dall’Unione Europea come anno di amicizia tra i propri cittadini.

La retrospettiva del documentario giapponese, che si svolgerà presso la Sala Kursaal con la preziosa collaborazione del Comune di Grottammare, avrà il supporto dell’Ambasciata del Giappone e dell’Istituto Giapponese di Cultura ed è stata inserita all’interno della sezione “International Doc” del Festival e inclusa  (unico evento nelle Marche) nel Cartellone Ufficiale delle manifestazioni italiane per il 2005 Japan-EU Year of People-to-People Exchange , esposto in tutte le 25 sedi europee diplomatiche del Giappone, nonché sul sito del Ministero degli Esteri e dell’Ambasciata giapponese a Roma.

La presidente della Fondazione Bizzarri Maria Pia Silla sottolinea che l’intenzione di Marco Müller di ampliare la sezione Orizzonti della Mostra  al lungometraggio documentario, rappresenta una straordinaria occasione per ripensare il cinema sino alle sue radici così che possa affacciarsi a noi come spirito del tempo rafforzando, in coloro che da anni lavorano alla propagazione del documentario cinematografico, la volontà di proseguire nel cammino culturale intrapreso.