Marco Pennesi e Giampaolo Montavoci, i due piloti della bella barca italiana, galvanizzati dalla vittoria nell'ultimo Gran Premio ad Hammamet in Tunisia, hanno preparato con ogni cura questa trasferta, come si conviene alla criticità del momento sportivo attuale che li vede in corsa per la conquista del Campionato Mondiale.

"Gibellato" deriva dal TNT 46, il modello di punta del Cantiere Metamarine, realizzato nella versione Corsa; ha un palmares sportivo di tutto rispetto: ha vinto due Campionati Mondiali e due Campionati Italiani oltre a numerose vittorie nelle più importanti gare disputate nel circuito mondiale di questa specialità. E' costruito in sandwich di Kevlar-PVC espanso-Kevlar; l'opera viva è dotata nella parte poppiera di due redan destinati alla iperventilazione della carena per ottenere il massimo della scorrevolezza.

La timoneria è costituita da un timone centrale attuato oleodinamicamente e collegato ad un sistema che ottimizza le variazioni di assetto in funzione dell'angolo di virata. La trasmissione è ad elica di superficie, realizzata, così come le eliche, dalla stessa Metamarine. La motorizzazione è costituita da una coppia di turbo diesel Seatek mod. 950 Plus, ufficiali, tarati per erogare 880 CV.

Oltre all'entusiasmo per la parte agonistica, Marco Pennesi, progettista e costruttore di "Gibellato", è impegnato nella verifica dei continui miglioramenti tecnici apportati alla barca, tutti destinati ad essere trasferiti nella prestigiosa imbarcazione ad alte prestazioni che sta realizzando per il mercato dei dipartisti sportivi. Il ruolo delle corse è anche questo: trarre il massimo di rendimento da ogni particolare, alla ricerca dell'efficienza, dell'affidabilità e della sicurezza.