Mi trovo all'interno dell'impianto di atletica di Majano del Friuli, cercando in ogni modo di allontanare tutte le ansie e le paure che mi pervadono ogni volta che mi trovo ad affrontare un'importante competizione come questa.

Si percepisce anche in ognuno dei miei compagni la tensione dovuta all'attesa per l'imminente inizio di un evento sportivo che costituisce per tutti un banco di prova importante per confrontarsi sia con se stessi sia con gli altri atleti provenienti da molteplici Paesi europei.

In pista c'è, infatti, il meglio dell'atletica under 15 di città come Budapest, Belgrado, Brno, Maribor, Bratislava, oltre che delle italianissime Udine, Padova, Belluno, Trieste, Venezia, Gorizia e Treviso.

Mi diverte, e allo stesso tempo intimorisce, osservare tanti giovani atleti, quasi tutti miei coetanei, con la quella stessa espressione di tensione che potrebbe essere dipinta nei volti di soldati inviati in guerra!

C'è chi ambisce a traguardi prestigiosi, chi semplicemente desidera superare il proprio personale, chi ha interesse soltanto a divertirsi... ma tutti hanno in comune un'unica grande passione: l'atletica. 

Non vedo l'ora di confrontarmi con questi nuovi avversari, mettendo finalmente alla prova le mie potenzialità nella disciplina del lancio del giavellotto.

Ecco finalmente il momento in cui sono chiamata in gara: sebbene cerchi in ogni modo di tirar fuori ogni mia risorsa,  nei primi tre lanci la tensione mi impedisce di ottenere risultati apprezzabili.

Finalmente al quarto ed ultimo tentativo riesco a liberarmi di tutte le ansie che mi hanno bloccato, scagliando il giavellotto alla distanza di 34,46 metri, misura che, pur non costituendo il mio personale primato, mi consente di ottenere un lusinghiero quarto posto nella rappresentativa.

Nonostante sia consapevole di poter esprimere prestazioni ancora migliori, posso assicurarvi che è stata un'esperienza davvero positiva e divertente, che conserverò sicuramente come uno dei ricordi più piacevoli della mia stagione agonistica.