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Tentato stupro a Cupra: agli arresti un marocchino

Cupra Marittima | Dai 30 ai 60 giorni di prognosi per la vittima, una donna di 44 anni residente a Grottammare, massacrata a bottigliate. L’aggressore, con a carico l’imputazione di tentato stupro, è agli arresti presso il carcere del Marino del Tronto.

di Giuseppina Pica

Cupra Marittima: le 10.00 del mattino di giovedì, due donne di cui non sono state ancora rese note le generalità passeggiavano sul lungo mare di Cupra Marittima quando a detta dei testimoni, un giovane uomo N. H. 25 anni di nazionalità marocchina, senza fissa dimora, clandestino e con un decreto d'espulsione emesso il 16 settembre scorso dalla Prefettura di Forlì ha, probabilmente in preda ad un raptus di follia, aggredito fisicamente e secondo le prime ricostruzioni fatte dalla polizia con motivazioni sessuali una delle due donne.

L'uomo, che non aveva precedenti penali si è gettato sulla vittima, l'ha prima colpita alla collo, poi gettata a terra e dopo averle strappato gli abiti, l'ha furiosamente e ripetutamente percossa e trafitta al fianco sinistro con il collo rotto di una bottiglia di birra.

Il referto dei medici del pronto soccorso riferisce di numerosi profondi colpi da taglio al fianco sinistro e sotto alla costola, all'addome e al quinto dito della mano sinistra. Tagli profondi inoltre vicino alla zona cervicale accanto alla giugulare che potrebbero, vista la gravità delle lesioni riportate dalla vittima, aggiungere per il fermato un ulteriore capo d'accusa: quello di tentato omicidio.

Inutili i tentativi da parte dei presenti, esterrefatti per la violenza inaudita dell'aggressore, di liberare la vittima. L'uomo in preda alla follia ha reso impossibile ogni tentativo di soccorso, solo l'intervento di un poliziotto in borghese ha salvato la situazione tenendo a freno il folle sino all'arrivo delle forze dell'ordine e dell'ambulanza che ha trasportato la donna presso l'ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto, dove è stata operata d'urgenza.

A quel punto l'uomo è scappato in direzione della spiaggia dove, per garantirsi la fuga, ha tentato di colpire i poliziotti con sassi e quant'altro si è trovato a tiro, sino a raggiungere la SS16 dove è stato finalmente arrestato.

L'uomo si trova ora detenuto nel carcere di Marino del Tronto, con le accuse di tentata violenza carnale, lesioni personali aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, violazione della normativa sull'immigrazione e mancato rispetto dell'obbligo di espatrio.

Per la donna cinque ore d'intervento dalle 12 alle 16 circa, dai 30 ai 60 giorni di prognosi e numerose cicatrici su tutto il corpo.

08/10/2009





        
  



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