Ortaggi cari come ostriche, ma non solo: gas +6.8%, pedaggi autostradali +6.7%, frutta fresca +6.3%, patate +9%, lubrificanti +13.6%, servizi bancari +7.4%. Questi alcuni dei principali incrementi registrati dall'Istat nel 2003 rispetto all'anno precedente.

"Dal 2001 ad oggi gli ortaggi sono aumentati del 18.5% e la frutta del 15.1%, cioè più che nei 6 anni precedenti, nei quali gli incrementi si attestarono, rispettivamente, al 18.1% e al 14.6%. Questo dato dell'Istat conferma la percezione dei cittadini in merito al caro prezzi, e Confcommercio e Confesercenti farebbero bene a rifletterci su", commenta il vice segretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia.

"L'andamento dei prezzi negli ultimi due anni, riprende Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento Consumatori, dimostra l'inefficacia di un nuovo sciopero della spesa che finirebbe per danneggiare gli stessi consumatori".

"Nemmeno le amministrazioni pubbliche sono estranee al caro vita, aggiunge Antonio Longo, Presidente Movimento Difesa del Cittadino, come dimostrano gli aumenti delle tariffe di trasporto urbano, autostrade, e gas, oltre ai prezzi delle sigarette. È significativo che di 12 capitoli in cui è diviso il paniere Istat, solo uno, quello relativo alle comunicazioni, ha registrato variazioni inferiori all'inflazione".