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Consegnati i premi Gran Pavese Rossoblù 2014

San Benedetto del Tronto | Alla presenza di tantissimi cittadini e studenti sono stati premiati i "figli più illustri della città. I curricula e le motivazioni dei premiati.

Gran Pavese 2014

In una sala consiliare gremita (spiccavano gli studenti del liceo scientifico "Benedetto Rosetti" venuti per applaudire il loro professore di disegno Paolo Annibali), si è svolta stamattina, sabato 11 ottobre, la cerimonia di consegna del Gran Pavese il riconoscimento assegnato, come recita il regolamento, "a personaggi caratteristici locali, istituzioni, associazioni, enti e società nelle varie attività economiche, sociali, assistenziali, culturali, formative, sportive, nonché per elevati atti di coraggio e di abnegazione civica".

Quest'anno a ricevere il premio, diploma e medaglia d'argento con l'effigie del martire S. Benedetto sono stati lo scultore Paolo Annibali, i registi Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia, gli imprenditori Primo Giocondi, Leo Buttafoco, Giuseppe Ricci e Fausto Vespasiani, i religiosi padre Antonio Monieri e padre Giancarlo Corsini, l'atleta Valeria Schiavi, le associazioni Pescatori Sambenedettesi e Mare Bunazze (hanno ritirato il premio i rispettivi presidenti Pasquale Pignati ed Eugenio Rosetti), l'ex rossoblù Giovanni Urban e la presidente dell'associazione "Sulle ali dell'amore" Anna Piergallini Pistonesi. Premio speciale per le Forze Armate andrà al dirigente del Commissariato di Polizia di Stato Filippo Stragapede.

Il sindaco Giovanni Gaspari, nel saluto, ha voluto ricordare il significato della cerimonia che apre i festeggiamenti della Festa del Patrono: "San Benedetto così intende testimoniare gratitudine a quanti contribuiscono con la loro opera alla tenuta della coesione sociale della città. Quest'anno siamo riusciti a premiare personaggi con storie diverse che però rappresentano tutti un aspetto della società sambenedettese. In un momento così difficile della nostra storia gli esempi sono preziosi e queste persone ce ne offrono diversi. Grazie per quello che continueranno a fare per San Benedetto".

Durante la cerimonia non sono mancati momenti emozionanti: la recita, da parte di Giuseppe Ricci, della poesia "Lu marenare" di Bice Piacentini Rinaldi in onore dei caduti del mare, il ricordo, da parte della madre Annita Piergallini, di Valentina Pistonesi, giovane vita spezzata all'età di 21 anni in nome della quale è nata l'associazione "Sulle ali dell'amore" che presiede, un elogio del coraggio e della forza della popolazione sambenedettese da parte di Filippo Stragapede che ha espresso il suo amore per la città ("a San Benedetto si vive benissimo tra persone cordiali"). Il dirigente di Polizia ha ringraziato l'Amministrazione comunale per l'onorificenza, il Questore di Ascoli Piceno Giuseppe Fiore per avergli dato nel 2011 l'opportunità di guidare il presidio di Polizia di San Benedetto, i colleghi delle altre Forze dell'Ordine presenti in sala con i quali, ha sottolineato, c'è una sintonia particolare che riesce a superare le tradizionali difficoltà legate alle diverse forze di polizia operanti sul territorio.

FAUSTO VESPASIANI
Fausto Vespasiani nasce a Ripatransone nel 1934 da Clotilde Poggi e Romualdo Vespasiani.
Al ritorno dal militare, Fausto inizia a lavorare accanto nella macelleria di famiglia aperta negli anni ‘40 dal padre Romualdo, ne apprende il mestiere, mettendo da parte la sua grande passione per la bicicletta. Con il suo entusiasmo, l‘attività riprende vigore, la clientela si amplia grazie a un'attenzione massima alla qualità condita sempre dalla simpatia, dalla battuta scherzosa e da un po' di autoironia.
Passano gli anni, Fausto si sposa con Enzia e nascono Aldo e Marina. Ma gli amori di gioventù non si dimenticano e a volte ritornano. Negli anni settanta, nel periodo della crisi petrolifera e delle targhe alterne, Fausto rispolvera la sua vecchia bici e la passione ritorna più forte che mai.
La famiglia, il lavoro e la bici sono i tre grandi amori della sua vita, una vita vissuta con passione in tutto ciò che ha intrapreso. Tante le esperienze in bicicletta, le gare, i tour a Assisi. Una delle più recenti è quella tunisina, rimastagli nel cuore come conferma la frase che un compagno di viaggio ha registrato e diffuso "Cuggè chi l'avrebbe mai detto"?
Oggi in pensione, Fausto si dedica a famiglia e nipoti a cui fa da ‘autista', li accompagna nelle varie attività agonistiche cercando sempre l'itinerario più veloce.
A 80 anni è in forma più che mai, con ancora tanta voglia di ridere e, alla fine di una giornata in bici , fresco e riposato, si avvicina a un compagno ciclista con la metà dei suoi anni, stanco e affaticato, e gli dice: "Chissà io all'età tua come starò!!!"

PAOLO ANNIBALI
Paolo Annibali è nato nel 1958 a San Benedetto del Tronto, dove vive e svolge la sua attività di scultore e di insegnante presso il Liceo Scientifico "Benedetto Rosetti".
Sin dagli anni '80 riflette sulla destinazione pubblica della scultura, in contesti architettonici e urbani, raccontando liricamente la fragilità della condizione umana.
Tra le sue numerose opere monumentali si ricordano: la Porta della Cattedrale di Jesi; l'Ambone per la Cattedrale di Fiesole; la Porta per il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata; il monumento a Giuseppe Ungaretti a Sagrado d'Isonzo.
A San Benedetto, oltre le numerose opere di arte sacra come la porta di San Filippo Neri e di San Pio X, ha realizzato il monumento ai "Caduti e Dispersi in mare" e il grande albero in bronzo in piazza Matteotti.
Numerose sono le mostre al suo attivo in prestigiose gallerie e spazi pubblici a Roma, Bologna, Ancona, Napoli, Venezia. Ha partecipato alla XII Biennale di Architettura e alla LIV Biennale d'Arte entrambe a Venezia. Con alcuni disegni ha illustrato il Nuovo Lezionario. Attualmente sta organizzando un'importante mostra personale al Museo Tattile Omero alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Numerosi gli studiosi che si sono interessati alla sua opera. Tra gli altri: Mariano Apa, Rossana Bossaglia, Erri De Luca, Flaminio Gualdoni, Vittorio Sgarbi, Franco Solmi. 

ASSOCIAZIONE PESCATORI SAMBENEDETTESI
Nata nel 1995 da un'idea di Nazzareno Torquati e Nicola Spina, l'associazione ha come obiettivo quello di tenere vivo, attraverso iniziative pubbliche ed un costante rapporto di collaborazione con le istituzioni, il ricordo della grande civiltà marinara cittadina, promuovere iniziative utili a tracciarne un percorso evolutivo e, allo stesso tempo, offrire un punto di riferimento a coloro che hanno vissuto o vivono per andare in mare.
L'associazione ha sede nello storico edificio della Casa del pescatore, sorta nel dopoguerra con i contributi della marineria e degli armatori, oggi utilizzata per dibattiti, confronti pubblici e conferenze.
Gemellata con il circolo pescatori di Cervia, ha fornito un prezioso contributo all'allestimento del Museo della Civiltà marinara delle Marche che sorge dentro il complesso del mercato ittico.
Dopo Nicola Spina, l'associazione ha visto succedersi alla presidenza Giuseppe Liberati, Gianfranco Romani e, da 7 anni, Pasquale Pignati.

LEO BUTTAFOCO
Leo Buttafoco, classe 1927, dopo la scuola di avviamento marinaro vorrebbe frequentare l'Istituto tecnico "Montani" di Fermo per assecondare la sua passione per la meccanica. Ma il padre, che gestisce un'officina e noleggia auto, lo manda a bottega da un elettrauto. Lì per lì il giovane Leo prende male questa imposizione ma più tardi si ricorderà delle parole di sua madre "Impara l'arte e mettila da parte".
Quando infatti nei primi anni '50 affianca il padre (concessionario Vespa dal 1947) specializzandosi della manutenzione delle motociclette si rende conto che su quattro guasti tre erano elettrici e uno meccanico. La concorrenza è costretta a rivolgersi ad un elettrauto e lui, che nel frattempo prende lezioni di corrispondenza di elettricità, riesce a soddisfare ogni richiesta.
La guerra vede il giovane Leo dedicarsi ad un'altra passione che riesce anche a mettere a reddito: passeggiando sulla riva del mare osserva tante seppie spiaggiate e, con l'aiuto di un marinaio esperto, nella primavera 1944 si diletta a pescare seppie che in parte porta a casa in parte vende. Con la guerra l'attività di pesca è praticamente ferma; c'è solo un punto nero sulla distesa d'acqua: è Leo con il suo collega su un pattino intento a tirare su le nasse. I bombardieri che ritornano dalle missioni al nord più di una volta concentrano la loro attenzione su quel punto nero e si può immaginare la paura del giovane quando gli aerei alleati virano per osservare più da vicino se si tratta di un obiettivo da colpire. Nel frattempo la contraerea tedesca dalle colline reagisce e Leo si mette in testa un cesto per proteggersi dai frammenti di proiettile che gli piovono in testa.
Il 28 novembre 1943 vede Leo Buttafoco testimone oculare di un episodio che segna la storia di San Benedetto: l'omicidio da parte di soldati tedeschi del maresciallo Luciano Nardone e del carabiniere Isaia Ceci chiamati dalla popolazione per difendere un deposito di viveri, danneggiato dal grande bombardamento del giorno prima, che stavano svaligiando proprio a due passi dalla casa e dall'officina di Buttafoco in corso Mazzini.
In quel tratto dell'Adriatica si sviluppa la vita di Buttafoco che è giunto al suo 62esimo ano di lavoro. Collabora ancora con il figlio Saverio che ha raccolto l'eredità familiare e, a dimostrare che la curiosità per il nuovo non ha età, meno di dieci anni fa si è specializzato nella manutenzione delle biciclette elettriche. Si è impegnato a lungo per promuovere l'suo delle due ruote: è stato direttore sportivo del Motoclub sambenedettese, nel 1987 fondatore e presidente del Vespa club sambenedettese, è stato anche consigliere del comitato festeggiamenti del Santo Patrono.
Non ha trascurato l'impegno a favore degli altri: per 27 anni, dal 1978 al 2005, ha svolto volontariato prestando servizio come barelliere sui treni bianchi per Lourdes e Loreto.
Nel 2009, per la lunga attività la Confartigianato gli ha attribuito il premio "ANAP Franco Saldari".

PRIMO GIOCONDI
PRIMO GIOCONDI nasce il 25 settembre 1933 a Controguerra. A 15 anni riceve, in regalo da uno zio emigrato negli Stati Uniti, una fisarmonica e scoppia l'amore per la musica. Inizia a suonare con successo in vari locali della costa abruzzese. Nel 1952 frequenta il Liceo Musicale "Braga" di Teramo, consegue il diploma di Solfeggio, studia Violoncello.Intraprende la carriera di insegnante di fisarmonica proseguendo l'attività di musicista in tutto il teramano.

Nel 1964 si trasferisce a San Benedetto del Tronto, prosegue l'insegnamento e inizia su richiesta degli allievi a procurare strumenti musicali per lo studio (data la difficoltà a reperirli). Da qui nasce l'idea di mettere su un'attività commerciale di rivendita di strumenti musicali e spartiti (tra le prime in Abruzzo e le Marche). E' il 1970. Abbandona l' insegnamento e apre un piccolo negozio sotto casa. Diventa uno dei primi rivenditori di pianoforti YAMAHA in Italia e diventa giorno dopo giorno sempre più apprezzato. Sostiene e incoraggia la costituzione di numerose bande musicali.
Nel 1974 trasferisce la sua attività in un negozio più grande in centro e l'anno dopo apre una filiale al centro di Ascoli Piceno. Con la collaborazione dei suoi dipendenti e poi delle figlie, nel corso degli anni amplia i reparti e inserisce oltre agli strumenti acustici (tra cui il più importante è il settore dei pianoforti verticali e a coda) anche quelli elettronici della nuova era.
Il grande successo commerciale arriva grazie alla partecipazione alla trasmissione televisiva " Gran Bazar" della locale emittente TVP, condotta da Raffaele Pisu e Marisa del Frate.
Intanto incentiva l'attività concertistica e stringe collaborazioni con conservatori, scuole di musica. Di grande importanza è il suo contributo alla nascita dell'istituto musicale Vivaldi, della Gioventù musicale di San Benedetto e Fermo, nonché il sostegno ai gruppi musicali.
Nel 1983 crea la prima scuola di MUSICA MODERNA con il rivoluzionario metodo YAMAHA.
Negli anni 1993 - 2010 l'attività si trasferisce in via Alfieri dove vengono realizzati 2 edifici di strumenti musicali, libri e accessori e nel 1993 apre un nuovo punto vendita a Giulianova. Nel 2010 apre il nuovo megastore di strumenti musicali in largo Mazzini, adiacente al Teatro Comunale Concordia, uno dei più grandi centri per la musica in Italia.
Successivamente la Giocondi SRL risana completamente la zona, demolendo un edificio di sua proprietà, amplia in accordo con l'Amministrazione Comunale la strada di via Saffi e costruisce la nuova scuola di musica.

ROVERO IMPIGLIA
Rovero Impiglia è nato nel 1976 ed è laureato in Scienze della Comunicazione. Autore, regista e montatore, ha iniziato il suo percorso lavorativo nel campo dei documentari.
Autore e regista di diversi documentari, ha all'attivo anche diverse collaborazioni con il pianista Giovanni Allevi.
Attualmente si sta dedicando al linguaggio pubblicitario ed ha realizzato diversi spot per grandi aziende. Uno fra tutti "Coca Cola - A Guitar Hero", scritto e diretto insieme a Giacomo Cagnetti, nel 2012 è arrivato primo in un contest mondiale rivolto a creativi di tutto il globo. Ha realizzato anche videoclip musicali.
L'anno scorso con il cortometraggio "Pesce Fritto da Pietro" ha vinto la sezione "Confini Piceni" del Fluvione Corto Festival e quest'anno il cortometraggio "The Jump", scritto e diretto insieme a Giacomo Cagnetti, ha vinto il primo premio di un concorso indetto dalla Gillette.
Da due anni è testimonial dell'Università di Macerata durante le giornate dell'orientamento studentesco.

GIACOMO CAGNETTI
Giacomo Cagnetti, classe 1982, da sempre appassionato di cinema e di regia, dedica una cura particolare alla scelta delle musiche da inserire nelle sue produzioni: per questa caratteristica è molto apprezzato e collabora abitualmente con artisti nazionali ed internazionali.
Come regista ha vinto nel 2011 il primo premio nazionale messo in palio da Poste Italiane per il commercial "Incubi da bolletta" e nel 2012 il primo premio nel concorso indetto da Coca Cola per lo spot "A Guitar Hero" scritto e diretto con Rovero Impiglia.
Ha inoltre curato la realizzazione di videoclip musicali e commercial, alcuni dei quali andati in onda su reti Mediaset e Rai.
Nel 2013 insieme a Rovero Impiglia viene scelto come docente dal CUP (Consorzio Universitario Piceno) per un workshop di due giorni relativo a regia e produzioni video.

CIRCOLO MARE BUNAZZ
Sorto nei primi anni '80 con l'obiettivo di promuovere inizaitive sociali e ricreative per i lavoratori del mare andati in pensione, ha ben presrto conquistato un ruolo centrale nella vita sociale cittadina.
Il Circolo è arrivarto ad averer 200 soci e tante sono le inziaitive politiche, sociali, culturali che vengono organizzate nella sede dell'ex galoppatoio in via dei Tigli.
Da una decina di anni ospita tutte le estati serate danzanti che un tempo si svolgevano in Palazzina Azzurra.
Il Circolo Mare Bunazze riceve il Gran pavese Rossoblù nelle mani del presidente Eugenio Rosetti e del vicepresidente Francesco Liberati come ringraziamento della città ad una realtà che custodisce gelosamente la memoria della civiltà marinara sambenedettese.

Padre ANTONIO MONIERI
Padre Antonio Monieri, nato a Villongo (BG) nel 1921, è un sacerdote sacramentino della comunità di San Benedetto del Tronto.
Nel 1964, dopo una breve esperienza di missione in Africa interrotta precocemente a causa della contrazione della malaria, rientra nella comunità di San Benedetto del Tronto e dà vita al gruppo S.O.S. Missionario che si impegna in attività di sensibilizzazione e raccolta fondi per realizzare microprogetti nei Paesi africani dove la popolazione soffre di malattie, mancanza di acqua potabile, istruzione.
Tra le tante iniziative che l'associazione ha realizzato in questi 50 anni sotto la guida di Padre Monieri, ricordiamo i "campi di lavoro", occasione per tantissimi giovani di dedicare parte delle vacanze estive ad una attività di formazione e lavoro, le "capanne" allestite per tantissimi anni davanti alla chiesa di S. Giuseppe nel periodo natalizio per ricordare le varie forme di sfruttamento e di violenza in molte parti del mondo, i numerosi container partiti da San Benedetto con medicinali e generi di prima necessità e destinati al Congo, la proposta, oltre 30 anni fa, di "adozioni a distanza" dei malati di lebbra, il sostegno allo studio a favore di tantissimi bambini di diverse parti del mondo, il programma, attivo dal 1997, per migliorare le condizioni di vita della popolazione dell'Uganda.
Negli ultimi anni, in particolare, è stato avviato un progetto, che vede coinvolti circa 400 piccoli contadini ugandesi produttori di caffè, che tende a migliorare la qualità del prodotto. Parte del caffè raccolto viene importato in Italia, nel canale del Commercio Equo & Solidale.
Nel 1982 Padre Monieri fonda la "Comunità del Foyer", un'esperienza di vita comunitaria aperta a laici e religiosi. Tra le intuizioni del sacerdote
Nel 1988 il SOS Missionario, che dunque quest'anno compie 50 anni di vita, ottiene il riconoscimento di Organizzazione Non Governativa (ONG) dal Ministero degli Esteri.

GIANCARLO CORSINI
Nato a Ginestreto (Pesaro) il 1° novembre 1948, Giancarlo Corsini è entrato tra i Frati Minori Conventuali della provincia delle Marche, diventando sacerdote il 12 aprile 1975 e conseguendo la Licenza in Spiritualità Francescana presso la Pontificia Università "Antonianum" di Roma.

Dopo aver ricoperto per diversi anni il servizio di Maestro dei Postulanti in Assisi, presso il Sacro Convento, ha svolto diversi incarichi nei conventi di Urbino ed Ancona fino al settembre 1994, quando è arrivato a S. Benedetto alla guida della Parrocchia S. Antonio di Padova dov'è rimasto per 15 anni.
Come parroco ha saputo sviluppare al massimo le potenzialità della parrocchia, dando impulso ad iniziative culturali, sportive, ludiche e di aggregazione, come i pellegrinaggi, le feste di quartiere, i raduni dei cicloamatori. Ha impreziosito la parrocchia realizzando il restauro della chiesa ed arricchendo lo spazio vicino a Villa Anna di un'Edicola dedicata a S. Antonio di Padova.
Uomo di pace, ha svolto un'opera di riconciliazione sia a livello personale che a livello comunitario, cercando di armonizzare e di condurre ad un fine di bene comune le varie espressioni ecclesiali.
Uomo di ascolto, si è messo a disposizione di quanti avevano bisogno di confidarsi o di chiedere un aiuto, un consiglio o un'esortazione senza timore di esprimere, con garbo e rispetto, le proprie convinzioni facendosi apprezzare per la sua parola franca.
Uomo di profonda carità, ha avuto un occhio di riguardo per i poveri, per le persone lontane, ferite o affaticate dalla vita, che in lui hanno trovato una mano tesa per soccorrere, consolare, sostenere.
Nel 2009 i Frati Minori Conventuali delle Marche lo hanno eletto Ministro Provinciale nel Capitolo elettivo e attualmente ricopre questo incarico per il secondo mandato, sino al 2017. Sempre nel 2009 è stato nominato Presidente della Conferenza Intermediteranea dei Ministri Provinciali (CIMP), un organismo che riunisce e coordina le attività delle 19 Provincie dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali dell'area Mediterranea, e nel 2013 è stato riconfermato per altri quattro anni.

ANNITA PIERGALLINI
Annita Piergallini in Pistonesi inizia presto a lavorare, prima come impiegata, poi come coadiuvante amministrativo presso l'Azienda del marito, quindi come amministratore delegato di società commerciali.
Il 24 dicembre 2000 la vita di Annita e della sua famiglia viene sconvolta da un tragico evento: la morte della figlia ventunenne Valentina a causa di un incidente stradale. La violenza dell'evento getta la famiglia nella disperazione più totale e da quel momento si inizia a percepire la vita con un'ottica completamente diversa. Se fisicamente si riesce a superare il dramma, il viaggio della vita riparte, ma ad una velocità meno elevata e ciò permette di notare tutto quello che passa vicino: la sofferenza, la povertà, la malattia, il dolore, l'angoscia, il disagio di coloro che ci vivono accanto.
E' con questa visione della vita che Annita e la sua famiglia decidono di trasformare il dolore per la perdita di Valentina in azioni concrete e positive nei confronti di coloro che soffrono ma per i quali è possibile fare qualcosa.
Nasce così, nel marzo del 2007, l'Associazione "SULLE ALI DELL'AMORE - VALENTINA PISTONESI ONLUS" fondata dai tre componenti della famiglia e da altri sette amici professionisti della città: Claudio Cacaci, Nazzareno Perotti, Giovanni Cameli, Alessandro Costantini Brancadoro, Fabrizio Roncarolo, Patrizio Capriotti, Roberto Di Felice. Annita Piergallini sarà ed è tutt'ora Presidente dell'Associazione che oggi annovera ben 114 soci.
Dopo diversi interventi di aiuto (Casa Lella, Cediser, L'Aquila ecc,), l'associazione decide di indirizzare le proprie risorse umane e finanziarie al disagio familiare che proprio in quel periodo (2007-2008) si intensifica a causa della prorompente crisi economica e finanziaria.
Si iniziano ad aiutare le famiglie bisognose segnalate dai Servizi Sociali, dai Parroci e dagli stessi volontari e nel 2009 nasce il progetto "IL PANE QUOTIDIANO" che prevede la distribuzione di alimenti, la consegna di abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici e quant'altro possa necessitare alla famiglia, in particolare ai bambini. Si provvede inoltre, nei casi di estrema necessità ed in caso di presenza di minori, al pagamento delle utenze, dei farmaci, del carburante, delle visite mediche e molto altro. Le famiglie sostenute dall'Associazione ad oggi sono 200.
Dice Annita: "Solo se riuscirò a mantenere fermi tali principi continuando ad accogliere chi è in difficoltà con il cuore aperto e disponibile, potrò dire di aver realizzato ciò che sognavo e potrò finalmente pensare che la morte di mia figlia Valentina non sia stata vana".

GIUSEPPE RICCI
Sambenedettese da generazioni (il ramo materno è quello dei Poce, quello paterno è quello dei Repepì), Giuseppe Ricci divide i suoi 64 anni in due parti. La prima è legata al mare che è la ragione di vita dalla sua famiglia. In navigazione per trent'anni, ha solcato tanti mari ma i suoi ricordi sono legati al "Marrocco", come usava la marineria locale chiamare le campagne di pesca dinanzi alle coste dell'africa occidentale.
La seconda fase riguarda la sua attività di artigiano con la gestione di una delle più famose pizzerie del centro insieme al cognato Mimmo e soprattutto la vena artistica che si è scoperto con il teatro in vernacolo. Ha fatto parte delle compagnie "Ribalta Picena" e "Fuori di testo" e chi ha avuto modo, ad esempio, di vederlo in azione durante le passate edizioni di "Natale al borgo" non ha potuto non ammirare la sua verve. Si è anche cimentato in prove più complesse come la partecipazione alla rappresentazione del Miles Gloriosus di Plauto o alla realizzazione di un cortometraggio di respiro internazionale.
Ultimo di nove figli, tutti impegnati nella vita di mare, ha tra i suoi ricordi più belli il giorno in cui diventò armatore, proprietario della "Barbara", l'imbarcazione che porta il nome della figlia. Tra i ricordi più spaventosi, l'onda anomala alta come un palazzo che nel 1970 in Africa gli fece intravvedere la fine. La strumentazione di bordo andò distrutta ma si salvò lui come tutto l'equipaggio, non sa bene ancora come.
Oggi si definisce appassionato di teatro in pausa, pronto a riprendere la carriera artistica appena si presenterà l'occasione giusta. Oggi ci darà un piccolo saggio della sua abilità.

VALERIA SCHIAVI
Valeria Schiavi è nata a San Benedetto del Tronto il 10 ottobre 1995.
Ha iniziato la sua attività di atleta di ginnastica ritmica a 5 anni con l'insegnante Diana Popova all'età di 5 anni. Presto si trasferisce ad Ascoli Piceno con la società Sport Life Club sotto la guida di Katiuscia Ferretti.
Quindi il passaggio con l'attuale società, l'Aurora Fano, sotto la guida di Emanuela Maccarani.
Dal 2007 Valeria inizia ad inanellare successi: per tre anni è campionessa italiana di categoria, vicecampionessa nel 2011, campionessa italiana di squadra nel 2008-2009 e vice campionessa nel 2011.
Al 2008 risale la prima convocazione nel team Italia juniores e al 2011 la convocazione nel team Italia Seniores partecipando a varie coppe del mondo.
Nell'ottobre del 2012 riceve la convocazione nella Squadra Nazionale Italiana ed esordisce con i colori azzurri con cui vince 12 medaglie (7 ori - 3 argenti - 2 bronzi) in diverse coppe del mondo del 2013 e del 2014.
Nel 2013 è vice campionessa del mondo nel concorso generale e di specialità.
Quest'anno ha conseguito il titolo di vice campionessa d'Europa acquisendo il diritto a partecipare ai Primi Giochi Olimpici Europei che si terranno nel 2015 a Baku (Azerbaijian).
E' questo il suo obiettivo ed è quello per cui sta lavorando con i duri allenamenti che svolge nel centro federale della federazione a Desio. Non è dunque presente qui con noi e ritira il premio sua cugina Erika Pignotti.

FILIPPO STRAGAPEDE
Nato a Bari 44 anni fa, è laureato in giurisprudenza e scienze delle pubbliche amministrazioni e abilitato all'esercizio della professione di avvocato.
Dal 2000 è nella Polizia di Stato e, come commissario, il primo incarico è in Sardegna dove si dedica all'addestramento delle squadriglie antisequestro e del personale addetto alle scorte.
Nel 2004 viene trasferito alla Questura di Ascoli Piceno dove dirige vari uffici fino al 2011 quando assume la guida del commissariato di pubblica sicurezza di San Benedetto del Tronto.
Nella sua carriera ha ricevuto due lodi dal Capo della Polizia per operazioni a tutela della sicurezza pubblica e la Croce di bronzo al merito di servizio.

GIOVANNI URBAN
Giovanni Urban nasce in Sardegna, ad Arborea, nel 1947 ma presto la famiglia si trasferisce nella sua terra d'origine, il Piemonte. Muove i primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili del Settimo Torinese per poi passare nella Juventus con cui disputa alcune stagioni nelle categorie Primavera e De Martino.
Quindi, a vent'anni, il passaggio nella Samb, in serie C, con cui disputa 105 partite in tre campionati realizzando 28 gol. E' di quel periodo il suo ricordo più bello, un gol segnato contro la Spal a Ferrara in una partita che finì però con la sconfitta rossoblù. "Me lo ricordo bene - dice - sia perché fu un gol bellissimo ma soprattutto perché regalai un'emozione fortissima ai tanti tifosi rossoblù al seguito".
Nel 1970 il passaggio al Perugia, in serie B , con 128 presenze e 42 gol segnati.
Nel 1974 il grande salto in serie con il Cesena: due stagioni con 36 presenze e 12 gol prima di passare al Genoa, sempre nella massima serie, dove colleziona 14 presenze.
Chiude la carriera nel campionato 1978/79 a Livorno con 24 partite e 4 reti ma la sua vita è ormai a San Benedetto dove nel frattempo ha messo su famiglia. Allena alcune squadre di dilettanti della Provincia e poi per 18 anni le giovanili di Ragnola.
Una vita sportiva trascorsa da ala sinistra, quella di Urban, e quando gli è stato comunicato il giorno e l'orario di questa cerimonia, ovvero sabato 11 alle ore 11, ha detto: poteva mancare uno che ha avuto per anni sulle spalle la maglia numero 11?

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU’ 2014


VALERIA SCHIAVI

per gli splendidi risultati
che consegue sui palcoscenici
sportivi più prestigiosi
grazie ad un'innata abilità atletica
e a un paziente e costante impegno
profuso nella preparazione.
Figlia illustre di questa terra,
con i suoi successi
reca prestigio e onore
alla Città


ANNITA PIERGALLINI

per l'impegno che,
con i volontari dell'associazione
"SULLE ALI DELL'AMORE - VALENTINA PISTONESI ONLUS",
profonde a tutela
dei più deboli e dei meno fortunati
e per aver saputo
con intelligenza e forza d'animo
trasformare un grande dolore
in motivazione per dedicarsi
a dare conforto e speranza
a chi soffre.

padre ANTONIO MONIERI

per l'altruismo e l'attenzione ai più deboli
che hanno caratterizzato la sua vita
di religioso e missionario,
per aver fondato il SOS Missionario
punto di riferimento e orgoglio di una città
da sempre aperta al nuovo e al diverso
e pronta ad aiutare chi ha bisogno.


ASSOCIAZIONE PESCATORI SAMBENEDETTESI

per aver nel corso degli anni
mantenuto e rafforzato la capacità di aggregazione,
di testimonianza storica e culturale
della gente di mare
contribuendo con numerose iniziative
a conservare le tradizioni
della comunità sambenedettese

FAUSTO VESPASIANI

per la passione e l'amore per le cose buone
che ha sempre dedicato ai suoi clienti
nella sua lunga attività commerciale.
La stessa passione e lo stesso amore
che ha riservato alla bicicletta
e che lo accompagna anche oggi
indomito macinatore di chilometri.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014
SPECIALE FORZE ARMATE

FILIPPO STRAGAPEDE

per l'impegno che quotidianamente profonde
a tutela della comunità sambenedettese
dirigendo un presidio fondamentale
per la sicurezza della città
e contribuendo così a rafforzare
nella pubblica opinione
la prestigiosa immagine
della Polizia di Stato

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

GIACOMO CAGNETTI

Per l'estro, l'inventiva e la capacità realizzativa
che ha dimostrato nella produzione audiovisiva
pluripremiata a livello internazionale.
La Città di San Benedetto è fiera
di annoverarlo tra i suoi figli
più intelligenti e creativi
sicura di vederlo presto conquistare
nuovi e ancor più prestigiosi riconoscimenti.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

Padre GIANCARLO CORSINI

per la lunga e preziosa opera prestata
alla guida dei frati francescani
di San Benedetto del Tronto,
saldo punto di riferimento
per tante persone bisognose di aiuto
e per l'intera comunità di fedeli.
Guidando poi come Ministro Provinciale
la comunità dei Frati Minori Conventuali delle Marche
continua ad offrire prestigio e onore
alla Città che per quindici anni
lo ha accolto con grande affetto

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

GIOVANNI URBAN

per la prestigiosa carriera calcistica
che lo ha visto calcare i più importanti campi italiani
e per la scelta di trascorrere la sua vita
nella città di San Benedetto
che lo ha accolto con tanto affetto
e alla cui comunità sportiva
tante emozioni ha regalato

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

GIUSEPPE RICCI

Appartenente ad una delle famiglie storiche
della marineria sambenedettese,
ha dedicato la prima parte della sua vita al mare
per poi scoprire una vena artistica
che lo ha portato a calcare
i palcoscenici teatrali
e i set cinematografici.
Oggi notissimo artigiano della pizza
ha dimostrato grande versatilità
nel solco dello spirito d'intrapresa
che è tipico della nostra gente.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

LEO BUTTAFOCO

Autentico esempio di sambenedettese
capace e generoso,
nella sua pluridecennale attività di artigiano
ha saputo conquistarsi
con competenza e cortesia
la fiducia di generazioni di clienti.
La città lo ringrazia anche
per la sua testimonianza lucida e preziosa
di un periodo difficile e cruciale della storia cittadina
come quello della guerra.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

CIRCOLO MARE BUNAZZ

per aver nel corso degli anni
mantenuto e rafforzato la capacità di aggregazione,
di testimonianza storica e culturale
della gente di mare
contribuendo con numerose iniziative
a conservare le tradizioni
della comunità sambenedettese

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

PAOLO ANNIBALI

per la maestrìa e la sensibilità artistica
unite ad una visione alta e nobile della vita
che sa trasfondere nelle sue opere
apprezzate in Italia e all'estero.
Illustre figlio di questa terra,
dona a San Benedetto del Tronto
prestigio e onore
attraverso le commesse
e i riconoscimenti che ottiene
e i capolavori che arricchiscono
i luoghi più significativi della città.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

PRIMO GIOCONDI

per aver saputo creare
in 50 anni di appassionata
e lungimirante attività,
una solida realtà aziendale
frutto del felice connubio
tra passione per la musica
e spirito d'impresa
diventando punto di riferimento
per competenza e affidabilità
per quanti amano
l'arte dei suoni
in tutte le sue forme.

PREMIO GRAN PAVESE ROSSOBLU' 2014

ROVERO IMPIGLIA

Per l'estro, l'inventiva e la capacità realizzativa
che ha dimostrato nella produzione audiovisiva
pluripremiata a livello internazionale.
La Città di San Benedetto è fiera
di annoverarlo tra i suoi figli
più intelligenti e creativi
sicura di vederlo presto conquistare
nuovi e ancor più prestigiosi riconoscimenti.

 

 

 

11/10/2014





        
  



5+3=
Gran Pavese 2014

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