Giro di vite per bar e ristoranti mascherati da circoli privati
Ascoli Piceno | Appello della Confcommercio ai sindaci della provincia perché effettuino un controllo più puntuale.
In questa era di liberalizzazioni che sta inevitabilmente interessando anche i settori del commercio e del turismo, sembrerebbe che si stiano amplificando certi casi di abusivismo commerciale, alla luce di una incomprensibile tolleranza, instauratasi di fatto nei confronti di quanti non rispettano le norme e le regole, pur ancora a tutti gli effetti vigenti.
E’ il caso ad esempio dei CIRCOLI PRIVATI che, spuntati come funghi negli ultimi anni, anche in tante realtà della provincia di Ascoli Piceno, sono ormai divenuti, in buona parte, bar e ristoranti fruibili da tutti e non dai soli soci come dovrebbero, determinando l’esercizio di attività imprenditoriali in frode alle leggi.
Infatti i Circoli Privati si differenziano dai pubblici esercizi, come ben noto, in quanto sono costituiti non in forma di impresa come questi ultimi, bensì in forma di associazioni non riconosciute, senza scopo di lucro. Pertanto, se ai pubblici esercizi può accedere chiunque indistintamente, ai circoli può accedere solo chi è socio.
Inoltre i circoli privati sono assimilati agli esercizi pubblici solo per gli obblighi inerenti alle normative igienico sanitarie e di vendita di alcolici ma gli stessi, in particolare, devono essere ubicati all’interno delle strutture adibite a sede del circolo e non devono avere accesso diretto da strade, piazze ed altri luoghi pubblici. Ne tanto meno all’esterno possono essere apposte targhe, insegne o altre indicazioni che pubblicizzino le attività di somministrazione esercitate all’interno.
Ma tutto questo sembrerebbe spesso superato, da alcuni circoli, che esercitano l’attività di ristorante e di bar, aperti a tutti, con ingressi in qualche caso anche nella pubblica via e con tanto di insegne pubblicitarie all’esterno.
Per tentare di arginare l’attività abusiva di quanti, in barba alle leggi, esercitano una concorrenza sleale nei confronti delle imprese regolari, mascherando una attività economica di pubblico esercizio con quella di associazione non riconosciuta, con tutto ciò che ne consegue, la Confcommercio provinciale con una circostanziata nota a firma del presidente Benito Calvaresi e del direttore Giorgio Fiori, ha rivolto un appello ai Sindaci della provincia Picena affinché effettuino un controllo più puntuale di tutti i Circoli Privati censiti nei loro territori, adottando i previsti provvedimenti sanzionatori, nei confronti di quanti, se del caso, eludano la legge.
“Certo - sottolinea Giorgio Fiori- non si deve generalizzare poiché oltre agli abusivi esistono tanti circoli regolari che assolvono spesso anche ad una funzione sociale ma, un giro di vite si rende indispensabile nei confronti degli abusi poiché non è assolutamente tollerabile che sussistano certi privilegi tra cui anche quello dell’ultima ora di poter somministrare legittimamente alcolici a chicchessia e non ai soli maggiorenni, come previsto dalla Finanziaria in atto, per tutti i bar impresa”
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11/10/2006
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Kevin Gjergji