Il Cineclub di Ascoli, in occasione della proiezione del film Il pranzo di ferragosto, prevista per martedì 14 e mercoledì 15 ottobre alle 21,15 al cinema Piceno, è lieto di invitare tutti i propri i Soci a tornare un po' bambini e a venire al cinema ... accompagnati dalla propria mamma.

Alle mamme sarà data la possibilità di accedere alla proiezione, senza obbligo di tesserarsi e aderire all'Associazione, ma pagando solamente il biglietto di ingresso (ridotto).

Come noto, l'Associazione Cineclub propone ogni settimana proiezioni di film altrimenti difficil-mente vedibili in città, spesso premiati o apprezzati nei più o meno noti festival internazionali. Il pranzo di ferragosto, lungometraggio d'esordio dell'italiano Gianni Di Gregorio, ha avuto un enorme successo e lunghi applausi alla recentissima Mostra del Cinema di Venezia, sia per la tematica, affrontata con spirito leggero ma mai superficiale, sia per l'estro e la simpatia delle tre gagliarde vecchiette protagoniste, che hanno entusiasmato il Lido più di ogni altra star di grande fama.

Le proiezioni del Cineclub ascolano sono normalmente riservate ai Soci ma in questa particolare occasione l'associazione è particolarmente lieta di fare una simpatica eccezione, spalancando le porte del cinema alle mamme dei propri Soci (chi non è ancora tesserato può farlo sempre recandosi al cinema qualche minuto prima della proie-zione), per riscoprire un piacere autentico e regalare loro un momento di svago e compagnia.
Un omaggio al loro semplice ... essere mamme!

Selezionato per la Settimana della Critica, Il pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio (già sceneggiatore di Garrone sin da L'imbalsamatore e fino al recentissimo successo Gomorra) ha a-vuto, grazie ad un velocissimo passa parola, un exploit sensazionale, tanto da meritare una proie-zione supplementare che non è comunque riuscita ad accontentare tutti coloro, tra giornalisti e spettatori, che non avrebbero voluto perdersi il fenomeno della Mostra.

Ed il successo ottenuto è tutto meritato; il film racconta di Gianni, trasteverino figlio unico di ma-dre vedova, che è a casa, in agosto, quando tutto il resto del paese fa le valigie per partire per le ferie, alle prese con bollette e conti del condominio da pagare. L'amministratore del palazzo, non sapendo dove parcheggiare l'anziana madre ed una sua zia per potersi recare a fare una breve vacanza, propone di pagargli i debiti in cambio di una breve ospitalità concessa alle due signore.
Gianni accetta e, venuto a sapere della proposta, anche il medico di famiglia ne approfitta per parcheggiare la madre durante il Ferragosto. La vita di Gianni verrà stravolta dall'esuberanza del-le tre vecchiette.

Un cinema sociale senza buonismi, moralismi spiccioli e retorica, che ci ricorda che c'è ormai una quarta età con figli anziani, una fetta di società economicamente improduttiva che rimane risorsa preziosa e necessaria.
Uno sguardo malin-comico sulla nostra società usa e getta con intermezzi dolci e surreali, ma an-che un gioiello cinematografico a basso costo che ci apre gli occhi su un problema sepolto dai no-stri sensi di colpa e dal menefreghismo miope: gli anziani.