Le borse colano a picco ma il tartufo resiste, tanto da far segnare quotazioni fino a tremila euro al chilo all'inizio di una stagione che si prospetta di alta qualità per il pregiato "'tuber magnatum pico", anche se la raccolta è al momento contenuta e si spera che la situazione possa migliorare con la pioggia autunnale.

E' quanto afferma la Coldiretti in occasione dell'apertura della 45esima Fiera del tartufo bianco pregiato di Sant'Angelo in Vado. Le alte quotazioni del pregiato tubero sono da ricollegarsi al fatto che la siccità di luglio e agosto ha impedito per ora di poter disporre di grandi quantità, anche se le ultime piogge autorizzano un certo ottimismo per fine ottobre-metà novembre, quando si dovrebbe avere una discreta produzione.

I tartufi sono noti per il loro forte potere afrodisiaco e in cucina - conclude la Coldiretti - il tartufo nero viene per lo più utilizzato in cottura o per farcire ma anche a crudo, tagliato a fettine e messo su piatti di pasta fresca. Il bianco, invece va rigorosamente gustato a crudo su tagliatelle e risotti. Per quanto riguarda i vini il tartufo bianco esige grandi vini rossi, il nero, invece ammette anche i bianchi. Nell'ambito della mostra, Coldiretti Pesaro Urbino ha organizzato domenica 12 ottobre, un'edizione speciale del mercato di Campagna Amica, per consentire ad appassionati e turisti di acquistare prodotti del territorio al giusto prezzo.

VADEMECUM PER ACQUISTARE, CONSERVARE E GUSTARE I TARTUFI

ACQUISTO Le qualità organolettiche del tartufo sono molto elevate al momento della raccolta ed il suo aroma si attenua con il passar del tempo. E' consigliabile acquistarlo presso un rivenditore di fiducia o nei mercatini dei luoghi di raccolta e solo nel periodo di piena maturazione.

CONSERVAZIONE Nel frigorifero in un barattolo a chiusura ermetica, avvolti uno ad uno in tovaglioli di carta o anche immersi nel riso che impregnandosi del loro aroma, può essere utilizzato in cucina.

UTILIZZO E' buona norma pulire i tartufi solo al momento del loro utilizzo spazzolandoli e solo se necessario passarli velocemente sotto il getto di acqua fredda.

Fonte: Elaborazioni e stime Coldiretti