Leviamoci subito il sassolino dalla scarpa, dicendo chiaramente quello che abbiamo visto. Un incontro di calcio veramente scadente, incastonato e impreziosito con scene di una situation comica napoletana, anzi perugina, con la regia di Cuccureddu, dal titolo “Le cadute dei campioni”. Uno spettacolo esilarante. Con l'arbitro Marrocco a fare da spalla.

Insomma un incontro di calcio,seppur modesto, e uno spettacolo comico con un unico biglietto. Vantaggioso, vero?

La parte teatrale, ben recitata, è consistita in una lunga serie di cadute rovinose e spettacolari da parte dei perugini, seguite da contorsioni che facevano immaginare traumi muscolari indicibili. Poi il tutto si risolveva con un colpo di spugna imbevuta della famosissima acqua miracolosa della Madonna del Calciatore.

Uno spettacolo che ha avuto il suo tornaconto, per il Perugia ovviamente, in quanto frammentava il gioco degli avversari e li innervosiva. Marrocco vigilava, nel senso che faceva il...vigile per far entrare e uscire al momento opportuno la barella.

La parte dello spettacolo calcistico invece ha deluso e non poco.

Tanto per essere chiari la partita ha fornito allo spettacolo , nell'arco dei novanta minuti, due sole palle gol e un calcio di rigore concesso generosamente dal signor Marrocco al Perugia.

Quella per il Perugia l'ha messa dentro Califano, con la complicità della difesa della Samb. Quella della Samb l'ha sbagliata Morini ed il rigore l'ha buttato fuori Califano. Fine delle emozioni forti. Il resto,avrebbe detto Califano (il cantante però) è noia.

Prima considerazione. Se fossi il presidente del Perugia sarei veramente preoccupato, invece che gioioso e pimpante come si è mostrato nel dopo partita. Ha speso un patrimonio per ritrovarsi una squadra che per vincere ricorre a mezzucci come quello di perdere tempo con finti infortuni. Insomma il meglio dell'antisportività messo in mostra al Riviera. Poi si è lamentato del fatto che Morini ha continuato il gioco con un perugino a terra a consumare l'ennesima... finction. Come dire, il massimo dell'incoerenza.

L'altra considerazione è per la Samb. Ricordate cosa abbiamo detto domenica scorsa? No? Lo ripeto. Per vincere ci vuole fortuna, carattere, tecnica.

La fortuna oggi ci ha voltato le spalle.

In quanto al carattere non mi sento di dire che è mancato. Per tutto il secondo tempo abbiamo giocato nella metà campo del Perugia. Ma che volete di più.

Il problema è un altro, a questa squadra manca la tecnica.

Dicendo che nel secondo tempo abbiamo giocato sempre nella metà campo del Perugia, non ho detto tutto. Più precisamente avrei dovuto dire nella metà destra della metà campo del Perugia. Il concetto sembra un sillogismo cartesiano, in realtà serve per far capire che abbiamo giocato in un fazzoletto di campo, senza mai cambiare gioco, senza far circolare la palla, senza fare scambi ma trascinando spesso, troppo spesso, la palla.

Per darvi un'idea, forse neanche troppo riduttiva, pensate alle squadre dei pulcini, cioè i ragazzini tra gli otto e dieci anni? E sì, proprio quelli sembravano i rossoblu. Un nugolo di giovanotti tutti appresso al pallone e nessun a fare movimento senza palla.

Caro Ugolotti c'è da lavorare! Caro Natali rifletti! Caro Tormenti prendi carta e penna e comincia a fare due conti.