Dante Merlonghi scrive a Don Pio.
San Benedetto del Tronto | La lettera del parroco a Berlusconi solleva perplessità nell'esponente della Lista Di Pietro.
di Dante Merlonghi*
Caro Don Pio,
la carità da che mondo e mondo si sa che non deve essere una cosa pubblica, ma è un'azione che viene dall'anima, dal cuore.
Proprio questo comportamento Le ho criticato e avrei giurato che Lei avrebbe domenica in chiesa criticato questo mio modo di fare, tanto da confidarlo a molti cittadini di San Benedetto del Tronto che si erano complimentati con me per l'intervento fatto.
Insomma Don Pio, Lei pubblicamente chiede al presidente del Consiglio di dirottargli soldi che non avrà mai (querela Fassino), lui Le fa rispondere da uno dei tanti segretari, che ha l'esclusivo compito di rispondere a tutti e su qualsiasi questione e Lei pubblicamente in chiesa, durante una messa, lo ringrazia, ringrazia colui che non lesina promesse, ogni giorno ne fa, ma di fatto sta rendendo con i suoi provvedimenti governativi i poveri di questo paese sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi.
Poi, probabilmente, la realizzazione delle case per i più disagiati trovano una giustificazione, ma la dignità delle persone viene calpestata, vilipesa, umiliata; è questa la società che Lei Don Pio si prefigge?
Io mi sarei aspettato un pubblico ringraziamento ma ancora una volta sono a darle un consiglio: non so se è vero che Lei non fa politica, e ci mancherebbe altro che fuori dalla chiesa sventolassero le bandiere del centro destra, ma dia retta: non continui a polemizzare con chi quotidianamente si interessa politicamente del prossimo e vuole cercare di costruire una società dove ogni individuo possa liberamente decidere per il proprio avvenire.
Di fatto, i Suoi interventi hanno sempre il sapore di appoggiare la politica del centro destra ed è innegabile che Lei sia intervenuto in tal senso nelle ultime elezioni amministrative, barattando il consenso, non per la costruzione della casa per i poveri, bensì per il rifacimento della piazza.
Adesso però aspettiamo che pubblicamente il Presidente del Consiglio Berlusconi le faccia avere i 50.000 euro tirandoli fuori dalle sue tasche e non da quelle dello Stato.
Sempre con affetto.
* coordinatore regionale della Lista Di Pietro Italia dei Valori
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14/10/2003
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