In ricordo della Divisione Acqui, nel 60° anniversario dell'eccidio di Cefalonia.
| FABRIANO - Si è svolta domenica 12 ottobre a Fabriano una cerimonia regionale in omaggio alla gloriosa divisione.
L'eccidio di Cefalonia (Cefalonia, Corfù e Santa Maura sono isole greche nel Mar Jonio) è un episodio della seconda guerra mondiale terribile, memorabile e glorioso. La Divisione Acqui (Fanteria di Montagna e Artiglieria) era composta di oltre 12 mila uomini, ma i superstiti furono meno di duemila.
Nel clima di sfacelo dell'8 settembre, senza più direttive politiche e militari, i tedeschi ingiunsero alla Divisione Acqui di cedere loro le armi, ma ciò non avvenne.
Ci fu un referendum tra tutti i soldati italiani e si decise, per l'onore dell'Italia, di resistere ai tedeschi. Fu combattimento eroico, ma fu sconfitta a causa della predominante forza tedesca. Una volta arresi, i soldati italiani superstiti in dispregio del diritto internazionale di guerra furono in gran parte fucilati.
Morirono tutti con grande dignità e coraggio, come ne rese testimonianza il cappellano P. Romualdo Formato che scrisse su questo eccidio pagine bellissime di intensa commozione.
Nel buio di quell'anno (il 1943) incerto e doloroso, quando lo Stato era crollato e sembrava che anche la Patria si dissolvesse, brillò luminosa la testimonianza dei martiri di Cefalonia, Corfù e Santa Maura, testimonianza di amor di patria, di dignità militare, di serenità e coraggio, illuminati dalla fede cristiana, di fronte alla morte. Il passare degli anni non sbiadisce il ricordo di quel doloroso e glorioso episodio, ma ne fa comprendere sempre meglio il significato e la grandezza.
I Caduti marchigiani della Divisione Acqui furono 57, tra caduti in combattimento, fucilati dai tedeschi, dispersi in mare, deceduti in prigionia.
Della Provincia di Ascoli Piceno non hanno fatto più ritorno:
Ascoli Piceno:
soldato Emilio Marcucci;
soldato Gerardo Morese;
Fermo:
caporale Bruno Recchioni;
Grottammare:
soldato Antonio Capocasa;
Offida:
soldato Silvio Seghetti;
San Benedetto del Tronto:
sergente Ernesto Cappelli;
Sant'Elpidio a Mare:
soldato Alfonso Ferrante;
caporalmaggiore Francesco Regnicolo.
A loro va il nostro commosso ricordo.
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14/10/2003
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