Lettera aperta al Direttore Generale dellA.S.U.R.
San Benedetto del Tronto | L'intervento della CISL dopo la pubblicazione della determina ASUR n. 559, che blocca ogni possibilità di assunzione di personale da parte delle Zone Territoriali, che non sia preventivamente autorizzata dal Direttore dellASUR e della determina n. 560.
di Massari Francesco*

Con essa la CISL FP vuole evidenziare tutta la preoccupazione, l'irritazione e il dissenso verso il modo d'operare del Direttore dell'ASUR, che ormai si sente libero di ignorare anche i contenuti della stessa Legge regionale n. 13 tanto difesa dalla Giunta delle Marche.
La presa di posizione della CISL FP è precisa e decisa. L'auspicio è che questa posizione sindacale serva per stimolare i lavoratori ed i cittadini a rendersi conto della necessità di una forte reazione.
*Rappresentante Cisl
Zona Territoriale n.12
San Benedetto del Tronto
Egregio Direttore,
le Determinazioni nn. 559 e 560 dell'8/10/2007 e n. 576 del 9/10/2007, inerenti, rispettivamente, alla riduzione del budget di spesa per le singole Zone Territoriali, l'accentramento al Suo Ufficio di ogni tipo di assunzione di personale, sia a tempo determinato che indeterminato, l'immediata attivazione dei Centri Servizi, adottate in pieno dispregio alla vigente normativa ed alle disposizioni disciplinanti le relazioni sindacali comporteranno la paralisi del Servizio Sanitario Regionale.
Dimezzare la capacità di spesa di ogni Zona Territoriale, per ciascuna iniziativa, ad Euro 25.000,00, è semplicemente grottesco.
Accentrare al Suo Ufficio l'instaurazione di qualsiasi forma di prestazione lavorativa nonché le modifiche quali/quantitative delle dotazioni organiche significa compromettere l'autonomia organizzativa di ciascuna Zona Territoriale e la conseguente funzionalità degli stessi servizi sanitari sul territorio.
L'immediata costituzione dei Centri Servizi su Area Vasta, comporterà uno smembramento dell'attuale sistema, privo dei presupposti per realizzare adeguatamente, in tempi rapidi, la prevista nuova organizzazione. Il mancato esplicito riferimento all'Area Vasta di Fermo, inoltre, non può non destare forte preoccupazione. Sarebbe infatti inammissibile che l'organizzazione dei Centri Servizi non tenesse conto dell'autonoma Area Vasta di Fermo.
La circostanza, inoltre, che la S.V. abbia dichiarato le suddette determinazioni "immediatamente eseguibili" è semplicemente sconcertante.
Egregio Direttore,
la sanità marchigiana ed in particolare quella più a sud della Regione è sufficientemente compromessa; il Suo "decisionismo" rischia di depauperare un patrimonio a cui gli utenti di questo territorio non vogliono e non possono assolutamente rinunciare.
La costituzione dell'ASUR, ovvero di un'Azienda Sanitaria Unica Regionale, è stata fortemente avversata da molte forze politiche, dalle OO.SS. più rappresentative e dai cittadini di questa Regione; la Sua gestione manageriale, protesa ad accentrare spasmodicamente tutto ad Ancona ci sconvolge e ci penalizza fortemente.
La Sua sfrenata tendenza a "razionalizzare" la spesa accorpando servizi, organizzandoli in ambiti territoriali più vasti di quelli attuali, non può non comportare una dequalificazione del Servizio Sanitario per le Zone periferiche della Regione.
E' necessario evidenziare che Lei è stato chiamato a dirigere un'Azienda Sanitaria che deve assicurare qualità della prestazione e soprattutto equità di trattamento per tutti i cittadini della Regione. Gli equilibri di bilancio vanno perseguiti attraverso una razionalizzazione della spesa che consiste nel taglio delle consulenze molto spesso inutili e nell'eliminazione di costi scaturiti più per logiche clientelari che per esigenze di gestione.
La classe politica marchigiana e soprattutto qualche suo illustre Rappresentante che ha espresso imbarazzo sulle determinazioni in parola sono invitati ad intervenire tempestivamente affinché un'esasperata gestione autoritaria e centralistica dell'ASUR non dequalifichi ulteriormente la sanità sul territorio regionale, già sufficientemente compromessa.
IL SEGRETARIO GENERALE
(Igino Giorgio CIPOLLINI)
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15/10/2007
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