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"Una strategia per ridurre le liste di attesa"

Colli del Tronto | Nelle varie sale messe a disposizione dall'hotel e nelle diverse sessioni del Congresso, sono state presentate oltre 420 relazioni, la maggior parte delle quali frutto di ricerca scientifica e di esperienza clinica.

di Dott. Lorenzo Agostini*

XXXV Convegno di Fisioterapia (foto Cellini)

Dal 10 al 13 ottobre 2007 si è svolto presso l'Hotel "Casale" di Colli del Tronto il XXXV Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER). Tale Società è accreditata al Ministero della Salute, è riconosciuta a livello Europeo e raccoglie la maggior parte dei Medici specialisti che si occupano di Riabilitazione.

Nelle varie sale messe a disposizione dall'hotel e nelle diverse sessioni del Congresso, sono state presentate oltre 420 relazioni, la maggior parte delle quali frutto di ricerca scientifica e di esperienza clinica.

Hanno partecipato 800 Fisiatri; 160 tra Fisioterapisti, Logopedisti, Infermieri e Tecnici Ortopedici; 20 relatori "Esperti", esterni alla Società, ma molto competenti nelle problematiche affrontate con i lavori congressuali. La maggior parte di questi Relatori sono di provenienza Nazionale (Ministero della Salute, Agenzie Sanitarie Regionali, rappresentanti di Associazioni di Disabili), alcuni sono arrivati anche dall'estero (Francia, Olanda e Giappone).

Il Congresso è stato sponsorizzato da 53 Espositori, costituiti da Aziende Farmaceutiche, Aziende di Apparecchiature Elettromedicali, Editori di pubblicazioni scientifiche e Istituti di Credito locali (Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, Banca di Credito Cooperativo di Acquaviva Picena e Monteprandone e Banca di C.C. di ripatransone).

È stata calcolata una partecipazione globale di circa 1.300 persone.

La Società Scientifica ha dedicato l'intero Congresso Nazionale per discutere quelli che sono "I criteri di appropriatezza in Medicina Riabilitativa".

Il tema è particolarmente importante e di grande attualità: il rispetto dei principi di appropriatezza nel fornire prestazioni sanitarie di Riabilitazione a tutti gli utenti che presentano disabilità modificabili fino a raggiungere il recupero, possibilmente completo, di una o più funzioni danneggiate a causa diuna malattia o di un trauma.

Un intervento Sanitario si può definire "appropriato" quando viene fornito ad un utente che ne ha effettivo bisogno, da personale professionalmente qualificato, nel momento opportuno, per tutto il tempo necessario, al prezzo giusto utilizzando risorse adeguate, con soddisfazione da parte del paziente stesso.

Quindi la "appropriatezza" ha bisogno di quattro componenti fondamentali: a) il personale sanitario deve possedere una preparazione tecnico-scientifica adeguata che si può raggiungere attraverso un idoneo percorso formativo ed un continuo aggiornamento; b) una organizzazione del sevizio sanitario che consenta di intervenire tempestivamente in ogni fase del processo patologico, dalla prevenzione fino al completo recupero funzionale; c) l'intero percorso si deve poter svolgere con un idoneo impegno di risorse, evitando sperpero di denaro; d) il paziente deve avere la consapevolezza di aver ricevuto il massimo di assistenza possibile, sia per la componente tecnica che psicologica.

In questo periodo in cui è indispensabile razionalizzare la spesa sanitaria senza abbassare il livello qualitativo della assistenza sanitaria, rende non ulteriormente rinviabile l‘adozione dei criteri sopradescritti, perché rappresentano l'unica soluzione per ridurre tutte le prestazioni "inappropriatamente" richieste con conseguente riduzione delle liste di attesa .

Un modello operativo ottimale per garantire prima di tutto la qualità ed appropriatezza agli utenti, ma anche l'appropriatezza della spesa, è rappresentato dalla continuità della cura che può essere realizzata dalla continuità organizzativa degli interventi nella comunità e negli ospedali per la fase acuta, ma anche per il mantenimento e per i problemi cronici.

Un "Dipartimento di Riabilitazione" od una Area trans-murale di Riabilitazione in ciascuna Azienda USL che consenta la reale collaborazione con i Medici di famiglia, i servizi socio-assistenziali, gli specialisti d'organo, è la soluzione più adeguata: come del resto indica la letteratura scientifica e le esperienze di alcuni Paesi avanzati.

*Presidente del Congresso, Direttore U.O. di Medicina Riabilitativa S. Benedetto del Tronto

15/10/2007





        
  



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XXXV Convegno di Fisioterapia (foto Cellini)
XXXV Convegno di Fisioterapia (foto Cellini)
XXXV Convegno di Fisioterapia (foto Cellini)

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