Da circa dieci anni a questa parte si assiste ad un lento e inesorabile depauperamento di interesse da parte delle ferrovie dello Stato per la stazione di San Benedetto. Questo dato inconfutabile è stato recentemente riconfermato dall’ultimo progetto di ristrutturazione delle R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) che prevede, per la stazione della città rivierasca, tutta una serie di ridimensionamenti fisici e logistici. Viene tolta la figura del capostazione, si limita la sala d’aspetto perché, secondo l’Ente, troppo vicina alla linea gialla di demarcazione ferroviaria.

Sarà chiuso l’atrio d’ingresso così come l’attuale biglietteria con il trasferimento all’esterno di alcune macchine per la distribuzione automatica dei tagliandi. Di fronte ad una tale evenienza l’Amministrazione, dopo il grido d’allarme lanciato dallo stesso sindaco Giovanni Gaspari, cerca di vederci chiaro soprattutto nell’ottica di quel progetto per una viabilità di superficie diventato un vero e proprio cavallo di battaglia delle amministrazioni provinciale e locale. In quest’ottica l’assessore alla viabilità Settimio Capriotti sta avviando una serie di incontri informali con i vari rappresentanti di categoria per esplorare se vi sono le condizioni necessarie a far combaciare l’esigenza di ridimensionamento delle Ferrovie dello stato con quelle di ampliamento della rete per la metropolitana come la elettrificazione del tratto Ascoli-San Benedetto, il recupero del binario morto delle aziende ortofrutticole, ecc .

Da un primo rapporto le soluzioni tecniche prospettate dall’ente nazionale dovrebbero coprire in modo soddisfacente sia i tagli di personale che i collegamenti di una rete locale allargata. Tuttavia lo stesso Capriotti ritiene che, parte di quello che la R.F.I. risparmia tagliando in servizi, dovrebbe reinvestirlo in un potenziamento della stazione andando a migliorare certi aspetti di struttura e di accesso oggi fortemente deficitari. Un esempio per tutti è dato dall’apertura di un’entrata aggiuntiva da Via Dari per l’imbocco ad uno dei sottopassi ferroviari (4° binario/parte est).

Qui una voce maliziosa vuole che il traforo non è stato mai realizzato per l’avversione di un esponente politico della passata maggioranza residente in quella zona. Così come sarebbe opportuno decongestionare il piazzale della stazione dai pulman e bus che spesso vi sostano in numero di tre o quattro bloccando di fatto l’accesso e il deflusso del traffico. La soluzione prospettata da Capriotti è quella di utilizzare tutto o in parte il parcheggio a pagamento situato a sud del nodo ferroviario.

Sarebbe anche opportuno che la stazione della Riviera sia finalmente dotata di alcune fermate notturne fin qui mai attuate. Il così detto “treno dei turisti” che è stato recentemente allungato da Riccione ad Ancona dovrebbe anche raggiungere la città rivierasca che proprio quest’anno ha fatto registrare una affluenza record. Senza dimenticare il potenziamento dell’asse ferroviario Ascoli-San Benedetto in previsione della entrata in vigore della provincia che porterà lo stesso nome.