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Il Ministro Martino: "dopo le elezioni non escludiamo una riduzione del contingete italiano".

| ROMA - Ritiro contingentato dopo le elezioni di gennaio che legittimeranno il nuovo Governo. L'esempio dell'Afghanistan.

di Alberto Premici

Durante un'intervista il Ministro della Difesa Antonio Martino, torna sul tema scottante dell'IRAQ e dichiara: "Non e' esclusa la riduzione del contingente italiano in Iraq nel 2005, dopo le elezioni.

Ci sono oltre 100.000 tra poliziotti e soldati iracheni che sono stati addestrati, equipaggiati e preparati per far fronte alla minaccia terroristica. Essendo locali sono oltretutto piu' qualificati per farlo efficacemente. Se ci riusciranno non c' e' motivo per noi di restare".

Martino però fissa i tempi del ritiro contingentato : "L' appuntamento fondamentale sono le elezioni in gennaio. Se, come tutti noi ci auguriamo, avranno lo stesso successo di quelle tenute in Afghanistan, avremo un Governo iracheno pienamente legittimato nelle sue credenziali democratiche e sara' il rapporto con quel Governo a determinare i tempi e i modi del ritiro delle forze della coalizione".

Tutto secondo i piani quindi ed una punta di cauto ottimismo da parte di Martino: "se le elezioni in Iraq andassero come quelle in Afghanistan, sarebbe uno strepitoso successo. Non sara' comunque facile ottenere lo stesso risultato".

17/10/2004





        
  



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