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"La terra e il cielo" investe sul farro biologico

| PITICCHIO DI ARCEVIA - Un progetto di promozione del cereale realizzato insieme con Legacoop Marche e il sostegno della legge regionale 37 del 1999

La cooperativa “La Terra e il Cielo” investe sul farro biologico. Ha infatti inaugurato questa mattina, nello stabilimento di Piticchio di Arcevia, un nuovo impianto di decorticazione, che serve per la pulitura del cereale, su cui ha investito 600.000 euro.
Un alimento che la cooperativa trasforma, dal 1985, in diverse tipologie di pasta e in prodotti pronti e precotti e che punta a portarlo in nuovi mercati, come quello della Cina. Un cereale che, a livello regionale, è passato dalla quasi totale assenza della superficie coltivata dei primi anni ’80 agli attuali 1.000 ettari.
Prima dell’inaugurazione, si è svolto il seminario “Il farro biologico – Qualità delle produzioni alternative”, organizzato da Legacoop Marche e dalla cooperativa di agricoltura biologica come una delle attività di “Associa…@zione”, il progetto di promozione, di informazione e di divulgazione del settore agricolo, finanziata dalla legge regionale 37 del 1999, che disciplina i servizi per lo sviluppo del sistema agro-alimentare regionale.
“Il farro biologico è una coltivazione che ben si addice alle nostre zone – ha spiegato Bruno Sebastianelli, presidente de’ “La Terra e il Cielo”, che raccoglie 110 soci -, visto che si produce ad un’altezza superiore ai 300 metri. E’ quindi una risorsa economica, sociale ed ambientale, per il nostro tipo di agricoltura e per il territorio montano. E’ una delle nostre risposte al tentativo di introdurre gli Ogm nelle coltivazioni agricole nazionali, come sta cercando di fare lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, che ha bloccato la legge proposta dal ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno, proprio contro l'introduzione degli Ogm”.
Il farro permette all’agricoltore di realizzare un buon reddito, il suo prezzo al quintale si aggira infatti sui 30-35 euro. E’ un alimento, inoltre, adatto alle persone che soffrono di intolleranza alimentare al glutine. Fra gli obiettivi della cooperativa e di Legacoop Marche c’è la redazione di un disciplinare di produzione con relativo marchio colletivo, in collaborazione con le altre associazioni di produttori, e la creazione di un sistema di controllo lungo la filiera di produzione.  
“L’agricoltura è in continua evoluzione – ha detto Teodoro Bolognini, responsabile del progetto “Associa…@zione” di Legacoop Marche -, richiede di puntare sempre più sulla qualità del prodotto e sulla tutela dell’ambiente, due fattori che ben sono ben presenti nelle nostre cooperative dell’agro-alimentare e del biologico, che fanno dell’integrazione con il territorio uno dei loro elementi vincenti”.
Alla diffusione della coltivazione del farro biologico dà il suo sostegno la Regione Marche. “Le Regioni hanno chiesto al Governo la creazione di un fondo di riequilibrio per l’introduzione della nuova Politica agricola comune – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Luciano Agostini – e, se sarà attivato, noi lo destineremo al settore del biologico e a quello della zootecnia, che crediamo saranno quelli maggiormente penalizzati da questi cambiamenti. E’ inoltre nostra intenzione rafforzare il livello di promozione del biologico con dei progetti specifici creati insieme alle associazioni e alle imprese”.
All’incontro hanno partecipato l’onorevole Marisa Abbondanzieri, il sindaco di Arcevia, Silvio Purgatori, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Ancona, Raffaele Bucciarelli, Antonella Petrini del Cermis-Centro ricerca e sperimentazione per il miglioramento vegetale “N. Strambelli” di Tolentino (Mc), Fabio Onofri dell’Autorità pubblica di controllo-Assam e Claudio Bignani della cooperativa “La Terra e il Cielo”.

17/10/2004





        
  



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