«Caro Giovanni, la tua lettera è sulla mia scrivania da un mese, ma solo adesso ho la possibilità di ritagliarmi qualche minuto per risponderti personalmente», scrive Michele Emiliano ringraziando il collega sambenedettese per la solidarietà ricevuta dopo la contestazione che aveva ricevuto sabato 13 settembre, in occasione dell'inaugurazione della Fiera del Levante. (La lettera del sindaco Giovanni Gaspari è disponibile negli articoli correlati)

Il sindaco barese prosegue così: «In primo luogo grazie di cuore per le tue parole, e per il tuo sostegno, che ritengo prezioso. Il mestiere di sindaco è uno dei mestieri più belli del mondo - spero ne converrai - ma anche uno dei più difficili, e delicati. La città di Bari sta vivendo anni di profonda trasformazione e l'Amministrazione che ho l'onore di guidare sta procedendo spedita nell'attuare il programma di governo che ha ottenuto la fiducia dei cittadini. Un programma che ha tra i capisaldi il rispetto della legalità, la tutela dei più deboli, la salvaguardia ambientale e il riscatto da logiche clientelari e privatistiche a tutela del bene comune».

«Linee programmatiche che si traducono in scelte amministrative e azioni conseguenti, a dispetto di quanti vorrebbero ostacolare il cambiamento in atto», prosegue Emiliano, «Certo, dialogare con questo Governo è quantomeno faticoso, e far quadrare i conti del Comune a fronte dei tagli continui ai trasferimenti assomiglia a un rompicapo, ma ritengo che sia dovere di tutti i rappresentati delle Istituzioni non demordere, e riaffermare quotidianamente i principi della Carta Costituzionale. Quanto alle contestazioni scomposte che hanno accolto il mio discorso all'inaugurazione della Fiera del Levante, credo siano la cartina tornasole del clima arroventato che prepara la strada alle elezioni amministrative della prossima primavera. Continuerò a lavorare nell'interesse della città di Bari e saprò di averti idealmente al mio fianco. Nella speranza di poterti incontrare, ti saluto con affetto».