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Problema scuola, una lettera aperta al Sindaco di Offida

Offida | Giancarlo Premici, consigliere comunale del gruppo "Il Circolo" in Offida, scrive una lettera aperta al Sindaco di Offida per parlare del problema del rischio sismico presso plessi scolastici del comune, criticando le relative scelte amministrative.

Giancarlo Premici

Dal Sig. Giancarlo Premici, consigliere comunale del gruppo "Il Circolo" di Offida riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

"Hanno riaperto le scuole ed i nostri ragazzi si sono ritrovati sparpagliati qua e là per Offida; chi ammassato in non sempre adeguati locali degli edifici annessi alla chiesa Collegiata ed al Convento dei Cappuccini chi, a quanto pare, accampato alla meglio nei locali delle scuole di Viale della Repubblica. Questa soluzione da "emergenza per causa di pubblica calamità" è dovuta alla insana scelta di intraprendere alcuni lavori, sembra improrogabili, di adeguamento del complesso scolastico ubicato nel plurisecolare ex Convento di S. Agostino. E' pur vero che alla luce di recenti studi sul rischio sismico commissionati dalla Regione Marche e pomposamente presentati alla stessa popolazione Offidana pochi mesi fa (Prevenzione del rischio sismico nei centri storici marchigiani: il caso di studio di Offida), per il complesso scolastico di S. Agostino è riscontrato un elevato pericolo (R3) ma questo porta i tecnici a suggerire senza mezzi termini l'opportunità di dislocare altrove la scuola. Solo in alternativa, per rendere sicuro l'edificio, e quindi la vita delle giovani generazioni offidane, gli esperti individuano la necessità di onerosi interventi di adeguamento sismico e messa in sicurezza anche della Chiesa e Torre campanaria di S. Agostino e non ultima, la creazione di nuove e idonee vie di fuga. Allo stato non solo non risultano previsti interventi sull'edificio religioso (chiesa e torre campanaria) ma non sembra possibile neppure ipotizzare la collocazione della fondamentale via di fuga. Anzi, il progetto prevede quasi esclusivamente, e con una allarmante dose di irresponsabilità, nientemeno che la realizzazione di un secondo piano di aule nel punto più critico di tutta la struttura: l'area maggiormente interessata dal possibile crollo della torre campanaria. Quale abisso di metodo e senso di responsabilità vi separa dai previdenti amministratori del dopoguerra che, all'indomani del terremoto del 1943 costruirono il robusto solaio di protezione - che oggi vi apprestate a demolire - e che come un vassoio fu progettato per proteggere dall'eventuale paventato e purtroppo prevedibile crollo della torre le aule scolastiche, l'allora ufficio postale e la sagrestia di S. Agostino! Con questa scelta nefanda, signor Sindaco e signori componenti l'Amministrazione Comunale avete preso in considerazione che così ponete in pericolo un numero ancora maggiore di giovani vite e condannate tutta la cittadinanza a continue future spese per ulteriori adeguamenti del venerando ex convento agostiniano? Non sarà infatti necessario, prima di riaprire le scuole, provvedere almeno (si fa per dire!) all'intervento sulla torre e sulle muraglie della chiesa prospicienti l'edificio scolastico ed anzi incombenti sul suo ingresso principale? E la via di fuga? E gli edifici, che in questo imprevedibile numero di anni ospiteranno "provvisoriamente" i nostri ragazzi sono idonei o ancor più pericolosi dell'attuale ex convento? Non vorremmo che vi dimenticaste poi delle ancor più gravi condizioni in cui sono a questo punto letteralmente abbandonati i più piccoli nell'edificio di piazza Baroncelli cui si continua vergognosamente a destinare a parole (ma si sa. verba volant!) l'immobile occupato dall'Istituto Sieber in Via Martiri della Resistenza. Prima che questo costoso e pericoloso errore venga posto in essere, attraverso l'inizio dei lavori, poniamo con forza all'attenzione sua e dell'Amministrazione Comunale, la nostra radicale proposta di interrompere immediatamente l'intervento e intraprendere con coraggiosa lungimiranza - virtù propria ed irrinunciabile per un buon amministratore - l'accorpamento delle scuole di ogni ordine e grado persso il complesso di Viale della Repubblica. Non è irraggiungibile questo traguardo! Presso il complesso di viale della Repubblica il Comune già possiede un'ampia e idonea area. Il costo per la realizzazione di nuovi edifici (che sorgerebbero direttamente a norma e ottimali alle funzioni didattiche) può essere reperito anzi con facilità unendo ai 300.000,00 euro impegnati come quota parte nel restauro in oggetto, altri 200.000,00 euro annui (e questo per poco più di un lustro) reperibili con l'abbandono della fantastica chimera del C.U.P. (Consorzio Universitario Piceno) dove sono infruttuosamente investiti in perpetuo. In questa maniera sarebbe risolto in via definitiva il problema del rispetto delle norme nell'ediliza scolastica locale e lo stillicidio finanziario per continui e spesso inadeguati interventi provvisori che tolgono tranquillità e risorse alla comunità ed al corretto iter didattico e formativo della scuola. Per concludere una triste considerazione: quest'anno la popolazione scolastica del nostro istituto è scesa a quota 454 unità; molto meno del minimo di 500 alunni che permette la conservazione dell'Istituto Scolastico (Presidenza, Uffici, Personale) l'inefficienza della politica scolastica di questa Amministrazione aggiungerà ai rischi ed alle condanne suindicate non tanto il ferito orgoglio campanilistico, quanto l'onere a genitori e insegnanti di dover raggiungere chissà quale altro comune più o meno limitrofo per espletare le più banali pratiche d'uffcio!"

18/10/2008





        
  



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