La spesa farmaceutica convenzionata netta Servizio Sanitario Nazionale nei primi sei mesi del 2011, infatti, ha fatto registrare una diminuzione del 4% rispetto all'anno precedente, a fronte di un aumento del numero delle ricette del 3,2%. Nel primo semestre 2011 le ricette sono state oltre 8 milioni pari a circa cinque ricette per ciascun cittadino. L'andamento della spesa nei primi sei mesi di quest'anno, dunque, continua a essere influenzato dall'incremento del numero delle ricette e dal calo del valore medio delle ricette stesse (-7%) ovvero si prescrivono più farmaci, ma di prezzo mediamente più basso.

"Questo risultato - ha spiegato Pasquale D'Avella presidente di Federfarma Marche - deriva dalle continue riduzioni dei prezzi dei medicinali, da ultima quella varata dall'AIFA che ha tagliato i prezzi di rimborso dei medicinali equivalenti inseriti nelle liste di trasparenza, alla trattenuta aggiuntiva dell'1,82% imposta alle farmacie dal 31 luglio 2011, al crescente impatto dei medicinali equivalenti a seguito della progressiva scadenza di importanti brevetti e alle misure applicate a livello regionale".

Tra queste ultime, si segnala la reintroduzione o l'appesantimento del ticket e la distribuzione diretta o tramite le farmacie di medicinali acquistati dalle ASL. Le farmacie continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e con la tempestiva fornitura dei dati analitici dei medicinali erogati in regime di SSN, anche con lo sconto al SSN. A livello nazionale si segnala che nel primo semestre 2011 le farmacie hanno garantito, proprio con lo sconto al SSN, un risparmio di oltre 300 milioni di euro, ai quali si aggiungono quasi 39 milioni di euro derivanti dal pay-back posto a carico delle farmacie.

L'incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione a carico dei cittadini è passata dal 7,4% di giugno dello scorso anno all'11,2% di giugno scorso proprio a seguito degli interventi regionali sui ticket, ma soprattutto della drastica riduzione dei prezzi di rimborso dei medicinali equivalenti varata dall'AIFA nel mese di aprile 2011 e del correlato mancato allineamento di tutti i prezzi da parte delle aziende produttrici che, nei primi mesi di applicazione, ha costretto i cittadini a pagare rilevanti differenze di prezzo a proprio carico.