Il Sindaco, intascati i ringraziamenti da parte di tutti (stampa, TV, ANPI e tanti altri) durante le celebrazioni del 61° anniversario dei fatti della Resistenza di Ascoli Piceno e Colle San Marco dal 12 settembre al 5 ottobre, per difetto di comunicazione o per qualche furberia, ha fatto buon viso a cattivo gioco e continua a “dimenticare” e omettere la motivazione della attività partigiana della Medaglia d’Oro al valor militare da tutti gli atti e le carte del Comune.
 
Fa finta quindi, ancora, di non sapere leggere il Decreto Presidenziale firmato da Ciampi  nell’aprile 2001 che porta come oggetto la più alta onorificenza che la città ha avuto nella sua millenaria storia.

 Il Sindaco Celani ha voluto creare una sterile diatriba nascondendo come fatto formale, tecnico e burocratico quello che è una dimenticanza puramente politica.
 
Questo fa il paio con  un altro attacco portato alla Resistenza e all’ANPI dal Governo centrale di centro-destra.

Berlusconi, Fini e Bossi hanno deciso un  taglio dei finanziamenti previsti a favore dell’ANPI per le celebrazioni del 60° anniversario della Liberazione e hanno già predisposto un disegno di legge col quale si riconosce ai militi di Salò la qualifica di legittimi combattenti.

Il provvedimento non solo è un atto discriminatorio nei confronti dell’ANPI ma investe tutte le Associazioni partigiane e combattentistiche, comprese quelle dei deportati.

Nel 60° anniversario della Liberazione, che  coincide con quello della fine della seconda guerra mondiale, le rappresentanze dei superstiti di quella tragedia vengono considerate immeritevoli di ottenere i mezzi necessari a celebrare dignitosamente l’avvenimento.
 
Ritengo, in nome del Partito dei Comunisti Italiani, inaccettabile il disegno del Sindaco e del governo Berlusconi che intendono estinguere la memoria storica del nostro Paese anche attraverso questi fatti.   

E’ necessaria una risposta chiara e decisa da parte  di tutti i cittadini democratici della nostra città e del Paese contro quest’ennesimo tentativo di cancellazione e di mistificazione della Storia.

Aderisco alla campagna di sottoscrizione,  rilanciata anche dalla SPI-CGIL di Ascoli Piceno, a favore dell’ANPI, per essere al loro fianco in questa battaglia politica e culturale.  E ringrazio  i consiglieri comunali (non tutti come erroneamente è stato riportato dalla stampa), ma quelli del centro sinistra che l’hanno proposto, che hanno devoluto il gettone di presenza del Consiglio Comunale del 4 ottobre scorso, a favore dell’ANPI provinciale di Ascoli.

E lancio una proposta al Comune nella persona del Sindaco.

Come Ente che è stato insignito di medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana il Comune di Ascoli Piceno percepisce dal 01 settembre 2002 una pensione risarcitoria come debito vitalizio dello Stato, erogato dal  Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite la  Direzione Provinciale dei Servizi Vari di Ascoli Piceno.

Gli assegni (mensili) sono di un importo di circa 3.500,00 euro per tutto l’anno 2002,  3.600,00 per l’anno 2003 e 3.700,00 euro per l’anno 2004. 

Stessi importi vanno alla Provincia che percepisce tale vitalizio annesso alla decorazione al valor militare per la Resistenza a partire dal 1 giugno 2002.

Che cosa ne fa la Giunta Celani di tali fondi?Che cosa ne ha fatto finora?

Noi C.I. proporremo, attraverso il nostro consigliere comunale Catalucci, di aprire un capitolo di bilancio del Comune per finanziare progetti di ristrutturazione, manodopera straordinaria, ammodernamento e pulizia dei ceppi e del Sacrario dei Partigiani a Colle San Marco (oggi sporchi e in stato di abbandono e degrado), in modo tale che, tra meno di un anno (nell’aprile 2005), si possono festeggiare degnamente l’anniversario del 60° Anniversario della Liberazione e della fine della Seconda Guerra Mondiale.

*Segretario Comunale dei Comunisti Italiani