Unci:"Necessario creare unistituzione ad hoc per regolare i rapporti tra stato, regioni ed enti"
| ROMA - Appare evidente, infatti, limportanza e la delicatezza delle funzioni assolte dalle istituzioni di raccordo, il cui ruolo però, tuttavia, non risulta ancora sufficiente.
Le sedi di raccordo, di consultazione e di codecisione tra Stato, regioni ed enti locali. E’ questo il tema principale dell’intervento del Segretario Generale UNCI, Sara Agostini, che ha preso parte, questo pomeriggio, alla terza sessione delle Audizioni presso le I Commissioni “Affari Costituzionali” della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, alla presenza dei rispettivi Presidenti On. Luciano Violante e Sen. Enzo Bianco, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul Titolo V della parte seconda della Costituzione.
In particolare, il Segretario Generale UNCI, Agostini, ritiene i rapporti tra Stato, regioni ed enti locali essenziali per la vita del Paese, soprattutto per l’erogazione dei servizi ai cittadini, per lo sviluppo delle attività produttive a livello territoriale, per la programmazione di attività locali e per la creazione di un sistema integrato moderno ed efficiente.
Appare evidente, infatti, l’importanza e la delicatezza delle funzioni assolte dalle istituzioni di raccordo, il cui ruolo però, tuttavia, non risulta ancora sufficiente. A tal fine, sarebbe opportuno realizzare, secondo l’UNCI, una valutazione sia del sistema delle Conferenze in sé, sia delle decisioni prese in tali organi.
Non sembra, inoltre, a detta dell’UNCI, che a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione vi siano stati cambiamenti significativi nelle forme di raccordo tra gli Enti locali. Infatti, sul tema dei rapporti Stato – autonomie locali, l’UNCI considera opportuno realizzare, in via sperimentale, l’integrazione dei rappresentanti delle autonomie territoriali nella Commissione parlamentare per le questioni regionali e verificarne poi i risultati ottenuti e decidere nel merito.
Si ribadisce, quindi, l’importanza della funzione di raccordo con gli enti locali, la quale, però, se svolta prevalentemente o a volte esclusivamente dagli organi esecutivi, ha prodotto delle evidenti inefficienze. Nell’ambito delle diverse istituzioni, infatti, secondo Sara Agostini, risultano discrasie, disfunzioni, duplicazioni di competenze con conseguente aggravio di costi per le Amministrazioni.
Proprio per far fronte a questa situazione, l’UNCI propone una soluzione operativa e coerente, ovvero quella di creare un’Istituzione ad hoc costituita da rappresentanti delle Amministrazioni, sia centrale che periferica, che sia diversa dagli Organi esecutivi, avente il compito di analizzare e proporre le soluzioni più adeguate per la singola realtà territoriale così come per l’intero Paese.
In particolare, il Segretario Generale UNCI, Agostini, ritiene i rapporti tra Stato, regioni ed enti locali essenziali per la vita del Paese, soprattutto per l’erogazione dei servizi ai cittadini, per lo sviluppo delle attività produttive a livello territoriale, per la programmazione di attività locali e per la creazione di un sistema integrato moderno ed efficiente.
Appare evidente, infatti, l’importanza e la delicatezza delle funzioni assolte dalle istituzioni di raccordo, il cui ruolo però, tuttavia, non risulta ancora sufficiente. A tal fine, sarebbe opportuno realizzare, secondo l’UNCI, una valutazione sia del sistema delle Conferenze in sé, sia delle decisioni prese in tali organi.
Non sembra, inoltre, a detta dell’UNCI, che a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione vi siano stati cambiamenti significativi nelle forme di raccordo tra gli Enti locali. Infatti, sul tema dei rapporti Stato – autonomie locali, l’UNCI considera opportuno realizzare, in via sperimentale, l’integrazione dei rappresentanti delle autonomie territoriali nella Commissione parlamentare per le questioni regionali e verificarne poi i risultati ottenuti e decidere nel merito.
Si ribadisce, quindi, l’importanza della funzione di raccordo con gli enti locali, la quale, però, se svolta prevalentemente o a volte esclusivamente dagli organi esecutivi, ha prodotto delle evidenti inefficienze. Nell’ambito delle diverse istituzioni, infatti, secondo Sara Agostini, risultano discrasie, disfunzioni, duplicazioni di competenze con conseguente aggravio di costi per le Amministrazioni.
Proprio per far fronte a questa situazione, l’UNCI propone una soluzione operativa e coerente, ovvero quella di creare un’Istituzione ad hoc costituita da rappresentanti delle Amministrazioni, sia centrale che periferica, che sia diversa dagli Organi esecutivi, avente il compito di analizzare e proporre le soluzioni più adeguate per la singola realtà territoriale così come per l’intero Paese.
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19/10/2006
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