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Approvato il provvedimento del riordino dei posti letto per quanto riguarda la sanità marchigiana

| ANCONA - Agostini:"Il parametro di 4 posti letto ogni mille abitanti è una scelta del Governo di Centro destra. Il parametro della Regione Marche di 5,2 per mille si è dovuto adeguare alle scelte governative.

di Luciano Agostini*

La Giunta Regionale, nella seduta del 30 settembre, ha approvato il provvedimento del riordino dei posti letto per quanto riguarda la sanità marchigiana .

Pare utile, a questo punto, ricordare alcuni aspetti per cercare di dire la verità al fine di  evitare inutili strumentalizzazioni portate avanti, nelle nostre zone, da autorevoli esponenti delle istituzioni.  Intanto dobbiamo dire che chi ha deciso il parametro del 4 per mille ( 4 posti letto ogni mille abitanti) è stato un provvedimento del Governo di Centro destra a cui tutte le Regioni devono far seguire atti di riallineamento, e quindi anche la Regione Marche, il cui parametro era di 5,2 per mille ha dovuto sottostare a tale scelta governativa.

 È anche utile ricordare che la sottostima del fabbisogno della Sanità prevista dalla finanziaria del Governo costerà alle Marche altri 100 milioni di euro smascherando una volontà ormai apertamente dichiarata dal Governo Berlusconi di privatizzare la Sanità.
 
Comunque nel riordino  dei posti letto la Regione per ciò che concerne il nostro territorio ha previsto il mantenimento di tutti i servizi sanitari, trovando anche spazio per le nuove specialistiche previste dal nuovo piano sanitario(emodinamica prevista per Ascoli); così come è stata confermata la volontà di istituire una “Casa del Parto” ad Amandola voluta anche dai Sindaci della Comunità Montana dei Sibillini.

La stessa previsione del Piano, di istituire un'altra specializzazione nelle aree di confine della regione (in particolare  di neurochirurgia) vedrà la possibile costituzione intanto di una convenzione unica tra la zona di Ascoli e San Benedetto del Tronto perché è proprio in quest’ultima che la programmazione regionale prevede debba avere questa alta specializzazione. Quindi, come si vede, se si trova la volontà in questo territorio di marciare con la stessa unità di intenti s, senza strumentali posizione di parte, possiamo davvero pensare ad una crescita sostanziale dei servizi sanitari.

I presupposti ci sono, mi auguro e spero che le Istituzioni di questo territorio potranno cogliere tali opportunità.

*Assessore Regionale al Bilancio

02/10/2004





        
  



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