La stagione estiva è finita da poco e gli esercenti balneari associati alla Fiba (Federazione Italiana Imprese Balneari della Confesercenti) tracciano un primo bilancio: quest'anno gli incassi sarebbero diminuiti del 40%. E questo è il danno. La beffa viene invece da un provvedimento inserito nella Finanziaria 2004: l'aumento del 300% dei canoni demaniali, che attualmente gravano per 1 euro su ogni metro quadro di superficie degli stabilimenti.

Un esempio lo porta Giuseppe Ricci, segretario regionale Fiba: "per uno stabilimento balneare di medie dimensioni, diciamo intorno ai 4 mila metri quadrati, il canone passerà da 4 mila a 12 mila euro annui".

"A fronte dell'aumentata tassazione, è invece il commento di Camillo Di Monte, segretario della Confesercenti per la provincia di Ascoli Piceno, non è previsto alcun alleggerimento fiscale per le imprese, né un piano di infrastrutture che permetta un rilancio del settore. Per questo motivo abbiamo indetto una manifestazione provinciale di protesta per il 6 novembre prossimo, probabilmente a Porto San Giorgio".