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"Le scelte folli di questa Amministrazione"

San Benedetto del Tronto | Con una recente delibera la Giunta ha dato l'addio al project-financing per la realizzazione della centrale di teleriscaldamento al Ponterotto. Bruno Gabrielli non ci sta: "Una decisione che la città pagherà caro: quasi 7 milioni e tanto smog in più".

di Marco Braccetti

Bruno Gabrielli

"Questa è l'ennesima dimostrazione della follia amministrativa di questa Amministrazione Comunale". Non una mezzi termini il Capogruppo consiliare di Forza Italia Bruno Gabrielli per descrivere la scelta dell'Amministrazione Gaspari di bocciare il project-financing per il recupero e la gestione dell'ex discarica comunale di Colle Sgariglia, in zona Ponterotto: "Una scelta che causerà gravi danni economici e ambientali", precisa l'azzurro.

Ma cos'è successo?
Ai tempi dell'Amministrazione Martinelli era stata creata la PicenAmbiente Energia SpA, con lo scopo di realizzare e gestire nell'area dell'ex discarica comunale un impianto energetico integrato per la produzione di energia elettrica e termica connessa alla rete di teleriscaldamento. Un impianto a basso impatto ambientale, tanto che fosse entrato in funzione avrebbe beneficiato di sovvenzioni statali per la produzione di energie rinnovabili. Tale impianto sarebbe servito per fornire acqua calda alle case di Viale De Gasperi ed all'Ospedale Civile, riducendo così l'utilizzo delle caldaie, a tutto vantaggio dell'ambiente visto che così facendo si sarebbe contribuito ad abbattere l'inquinamento da polveri sottili che da anni ormai tormenta la Riviera delle Palme.

Ora le caldaie continueranno ad ardere ad a produrre inquinamento. Questo è il grave danno ambientale prefigurato dal Consigliere azzurro. E l'aspetto economico non è meno grave visto che al Comune di San Benedetto spetteranno le spese per la sistemazione e la messa a norma dell'ex discarica. Lavori che, secondo una vecchia stima del 2002 probabilmente da rivedere al rialzo, costeranno 1milione e 290mila euro. Inoltre si andrebbero ad aggiungere le spese per la cosiddetta gestione post-mortem dell'impianto, circa altri 180mila euro all'anno per i prossimi 30 anni. Basta fare due conti e si scopre che questa operazione costerà ai contribuenti sambenedettesi quasi 7 milioni di euro.

Per 'giustificare' il siluramento del project la Giunta - in una recente delibera datata 16/10/2008 - cita la Legge Finanziaria del 2007 che limita i finanziamenti per la produzione di energia alterativa e la mancata conclusione dei lavori della conferenza dei servizi per l'espressione dei pareri ed il rilascio delle autorizzazioni sul progetto definitivo dell'opera.

Secondo Gabrielli la lentezza della conferenza dei servizi ha una matrice politica, inoltre la Legge Finanziaria del 2007, in materia di limitazione dei finanziamenti alla promozione di fonti rinnovabili di energia, dice chiaramente: "Sono fatti salvi i finanziamenti e gli incentivi concessi, ai sensi della previgente normativa, ai soli impianti già autorizzati e di cui sia stata avviata concretamente la realizzazione anteriormente all'entrata in vigore della presente legge". E se fosse stato realizzato nei tempi giusti l'impianto sambenedettese rientrava appieno in questa eccezione.

Il Capogruppo evidenzia che se ci fosse stata la volontà politica l'impianto sarebbe entrato in funzione senza problemi.

Nella stessa delibera la Giunta stabilisce di dare in gestione l'ex discarica alla PicenAmbiente Energia SpA. Gabrielli ricorda che quella società è ormai in liquidazione e che non è in possesso dei requisiti tecnici per gestire l'impianto. Ciò nonostate l'Amministrazione gli ha dato in affidamento diretto l'area. Tra l'altro senza l'utilizzo di un bando pubblico: "Un atteggiamento che è apparentemente ingiustificabile - valuta l'azzurro - sarebbe curioso sapere cosa c'è dietro".

In conclusione l'azzurro assicura che percorrerà tutte le strade necessarie per far chiarezza sulla vicenda: "Chiederò al Collegio dei Revisori del Comune di esprimere un parere sulla regolarità di questa delibera, inoltre segnalerò questa situazione alla Corte dei Conti".

20/10/2008





        
  



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