Apprendiamo, con grande stupore, dagli Organi di Stampa, che ieri 20 ottobre, è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra Regione Marche, Amministrazione Comunale e Provinciale di Ascoli Piceno, in relazione all’ipotesi di riconversione dello stabilimento della SGL Carbon spa predisposto dall’ARMAL.

In merito a quanto sopra, le Organizzazioni Sindacali e la Rappresentanza Sindacale Unitaria, fanno presente che, da anni, in prima persona, si sono fatte carico delle problematiche legate alla presenza di questo sito produttivo nel centro della città ed hanno sollecitato e contribuito per primi all’istituzione di un tavolo di confronto e di una Commissione, con la partecipazione delle Istituzioni interessate al problema.

Da sempre le Organizzazioni Sindacali ed i lavoratori sono stati sensibili all’intreccio ed alla relazione che c’è tra occupazione ed ambiente, anche con assunzione di responsabilità nei confronti dell’Azienda, in quanto, la preoccupazione è sempre stata quella di migliorare l’ambiente interno ed esterno all’Azienda stessa, ricercando la miglior accoglienza possibile da parte della città.

Trascorso, nel silenzio più assoluto da parte delle Istituzioni, un periodo piuttosto lungo da quando si è affrontata tutta la problematica, rileviamo un’accelerazione da parte dei tre Enti sottoscrittori del Protocollo, senza tener conto e nell’assoluta indifferenza nei confronti dei soggetti direttamente interessati: i lavoratori della SGL Carbon sono, anch’essi, cittadini di Ascoli Piceno.

Riteniamo quantomeno opportuno ed urgente, recuperare questa mancanza, auspicando, da parte dell’Amministrazione di Ascoli Piceno, la convocazione delle Parti Sociali interessate e del Tavolo di Concertazione indicato nel Protocollo.