In Italia ogni anno 160 mila persone sono colpite da attacco cardiaco. Di queste, 50 mila sono vittime di morte cardiaca improvvisa. A generare l'arresto del cuore molto spesso è lo stesso attacco cardiaco. Questo specie nella prima ora dall'esordio dei sintomi e, in gran parte dei casi, già prima di arrivare in Ospedale e iniziare le cure. Un paziente su quattro arriva in ospedale in tempo utile, ovvero nella prima ora. Visto che la mortalità è concentrata prevalentemente nelle prime due ore.

Il tempo in caso di attacco cardiaco è determinante. Chi avverte i segni di allarme dell'attacco spesso tende a negare che la situazione sia seria e preferisce aspettare e stare a vedere. Il tempo tuttavia è troppo importante e chi avverte questi segni deve avere il più presto possibile una valutazione medica e se del caso un pronto trattamento. In ogni caso non bisogna aspettare più di 10' per chiamare il 118 e raggiungere così, protetti, l'Ospedale.

Questi alcuni dei temi che verranno trattati domenica 23 ottobre presso la Sala Convegni dell'Ospedale “Madonna del Soccorso”. Il programma della manifestazione si inquadra nell'iniziativa promossa dalla “Heart Care Foundation” che fa capo all' Associazione Nazionale dei Medici Cardiologici Ospedalieri. Nella stessa giornata resteranno aperte al pubblico 270 Cardiologie in tutta Italia, di cui 9 nelle Marche e che si chiama "Cardiologie Aperte"

Lo scopo dell'iniziativa si propone innanzitutto di rinsaldare i legami tra gli Operatori dell'U.O. di Cardiologia di San Benedetto. Poi quella di rappresentare un momento di confronto e di educazione sanitaria per tutti i cittadini e non solo per i pazienti. A San Benedetto la manifestazione si svolgerà in tre fasi. Nella prima verrà presentata l'U.O. di Cardiologia della città. Nella seconda il Direttore del Reparto Cardiologico Dr.Guglielmo De Curtis terrà una relazione sull' infarto miocardico.

Nell' ultima fase saranno date risposte a quesiti, posti dai partecipanti, su temi di interessi cardiovascolare. Da ricordare inoltre che, tra le ore 13 e le ore 16, ogni mezz'ora verrà trasmesso, nell' U.O. di Cardiologia, un filmato, “Il contr...attacco cardiaco”, volto a fornire le informazioni necessarie per riconoscere un attacco cardiaco e per attuare i provvedimenti necessari in tale circostanza.

L' U.O. (Unità Operativa) di Cardiologia al “Madonna del Soccorso” è di tutto rispetto. Essa è costituita da una Unità di terapia intensiva coronaria. In essa vi sono sei letti motorizzati. E' la struttura dove vengono assistiti e trattati i malati cardiologici critici. Poi il Reparto di Degenza Cardiologica, costituito da 14 letti, di cui 4 monitorizzabili con telemetria. Vi vengono trattati pazienti che hanno superato la fase acuta dell'infarto.

Nella Sala di Elettrostimolazione, vengono effettuati impianti di pace-maker definitivi sia mono che bicamerali e procedure di elettrostimolazione temporanea. Dal 2004 si effettuano anche impianti dii defibrillatori automatici( piccoli dispositivi elettronici , molto sofisticati, che vengono impiantati come un pace-maker e che servono a trattare le aritmie ventricolari maligne).

Infine la Sala di Riabilitazione Cardiologica dove vengono trattati, da una equipe multidisciplinare composta da medici ed infermieri di cardiologia, dietologi e fisioterapisti, pazienti con esiti di recente infarto del miocardio e pazienti sottoposti da poco a interventi di angioplastica coronaria, bypass aortocoronario o sostituzione valvolare.

Ma tutto questo lo si potrà verificare nella giornata dedicata alle “Cardiologie Aperte”. Il programma prevede dalle ore 11 alle 11,30 la Presentazione dell' Unità Operativa di Cardiologia. Dalle ore 11,30 alle 12,30 Relazione del Dr.De Curtis su “Infarto miocardico e sua prevenzione”. Dalle 12,30 alle 13 dibattito aperto (domande e risposte su temi di interesse cardiologico).

Lo stesso programma verrà quindi ripetuto nel pomeriggio dalle 16 alle 18. L'invito è esteso a tutta la cittadinanza. Approfittare di questa occasione offerta dalla giornata di “Cardiologie Aperte” patrocinata dalla “Heart Care Foundation” significa assimilare informazioni utili a ridurre il numero di pazienti colpiti da infarto miocardico che giungono all'Ospedale troppo tardi.