Sulla Riviera la mano dell'usura
San Benedetto del Tronto | Sono dati sempre più allarmanti quelli che arrivano dallassociazione "Sos Italia Libera" e che riguardano la Riviera delle Palme. Sempre più famiglie sembrano finire in mano a strozzini ed usurai e la situazione appare destinata al peggioramento.
Dal Piceno, negli ultimi anni, sono partite le più importanti inchieste giornalistiche nazionali sul fenomeno dell'usura. L'ultima delle quali ha preso il via a Martinsicuro ed ha tra i protagonisti l'avvocato sambenedettese Mirko Canala.
L'inchiesta in questione è stata realizzata dalle "Iene" ed ora sta portando a pesantissimi strascichi, denunciati venerdì mattina dallo stesso Canala e dal presidente nazionale dell'associazione " Sos Italia Libera" Paolo Bocedi.
Nell'occhio del ciclone un servizio, realizzato dalla "iena" Luigi Pelazza, mandato in onda lo scorso giovedì sera.
Pelazza avrebbe involontariamente reso possibile il riconoscimento di Canala che, insieme ad una complice maceratese, si era recato con una telecamera nascosta da una promotrice finanziaria di Martinsicuro: "Ci ha dato dei suggerimenti su come ottenere illecitamente dei soldi - ha affermato Canala - e l'intero colloquio è stato registrato e filmato con micronofoni e telecamere nascosti. Eravamo d'accordo con le Iene. La promotrice faceva capo ad una società di Cuneo e proprio lì si è recato Pelazza che, con un piccolo monitor, ha mostrato ai responsabili di questa finanziaria le fasi della registrazione, un video dal quale si evinceva in maniera chiara da dove l'inchiesta fosse partita".
E da lì, stando a quanto affermano Canala e Bocedi, sarebbero iniziati i problemi. Più che prevedibili per la verità: "Da quel momento - affermano infatti i due - è iniziata una lunga serie di telefonate e comunicazioni minatorie di ogni genere fino ad arrivare ad oggi (ieri ndr), quando in seguito alla messa in onda del servizio di fronte alla porta dell'ufficio dell'imprenditrice sono stati ritrovati 2 proiettili".
Il presidente dell'associazione punta il dito anche e soprattutto contro le banche: "Prestiti non concessi, mutui improponibili e direttori che da un giorno all'altro decidono di chiudere dei conti. Chi si trova a fronteggiare queste situazioni finisce per vedere lo strozzino di turno come una sorta di salvatore ed entra in questo modo in una situazione dalla quale è impossibile uscire".
Il numero verde per contattare l'associazione "Sos Italia Libera" è: 800-667733
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21/10/2007
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