Dopo le polemiche sollevate da esponenti di Forza Italia a proposito delle iniziative regionali riguardanti il recupero delle tasse automobilistiche non pagate, l'assessore al Bilancio Luciano Agostini si è proposto di replicare: "a decorrere dal primo gennaio 1999 l'espletamento delle funzioni tributarie relative alle tasse automobilistiche – quali la riscossione, l'accertamento, il recupero, i rimborsi, l'applicazione delle sanzioni e il contenzioso amministrativo – sono a carico delle Regioni"

Grandi le difficoltà in tutte le Regioni per il conferimento di tali compiti che è avvenuto in un contesto organizzativo e normativo solo formalmente autonomo nella gestione del contributo ma in realtà completamente vincolate da norme statali e dalla necessità di far riferimento all'archivio nazionale delle tasse automobilistiche, risultato incompleto e inesatto.

La Regione Marche, comunque, sta operando con grande impegno per creare un archivio regionale e un software di gestione in grado di superare le mancanze e di semplificare le procedure, cercando in tal modo da una parte di agevolare il compito dei contribuenti, dall'altra di combattere il fenomeno dell'evasione tributaria.

È stato attivato, da alcune settimane, un numero verde per rispondere alle telefonate quotidiane che arrivano al Servizio Tributi e per fornire alla cittadinanza le informazioni riguardanti le tasse automobilistiche. Sono così infondate e calunniose le questioni sollevate da alcuni consiglieri regionali di opposizione circa il mancato recupero del bollo auto da parte della Regione. Al riguardo si tiene invece a precisare quanto segue:

A)    L'ammontare delle somme evase nel 1999, il primo anno in cui la Regione ha gestito direttamente l'attività di recupero delle tasse automobilistiche, è stato pari a circa 5 milioni di euro, di cui oltre la metà già introitati mediante l'invio degli avvisi di accertamento; la parte restante sarà recuperata presto attraverso l'iscrizione a ruolo dei contribuenti morosi. Pertanto, accusare la Regione di "cattiva gestione amministrativa per il mancato introito" è semplicemente falso e strumentale in quanto non si può parlare di alcun mancato introito.

B)     I costi sostenuti per tali recuperi riguardano le spese di gestione del servizio notifiche tramite Postel (circa 1.000.000 euro), i programmi informatici specifici (circa 100.000 euro) ed i costi straordinari di gestione degli avvisi (circa 130.000 euro).