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Stoccaggio gas, i 5 Stelle chiedono le dimissioni del presidente Tar Marche, Luigi Passanisi

Ancona | "Inaccettabile che il garante supremo della legalità risulti condannato in primo grado per corruzione - dichiarano i rappresentanti M5s marchigiani che si impegnano a proseguire nei rispettivi Comuni la battaglia con mezzi informativi e giudiziari.

Manifestanti contro la realizzazione della centrale di stoccaggio di gas a San Benedetto del Tronto

Il 19 ottobre 2012 si sono riuniti a Jesi i gruppi del MoVimento 5 Stelle delle Marche per fare il punto sulle scelte perpetrate dalla Regione Marche in materia di energia, con particolare riguardo alla partita degli stoccaggi del gas sotterranei (proposti a San Benedetto, a Porto Sant'Elpidio e in altre zone del territorio) e ai recenti sviluppi in Consiglio Regionale sulla vicenda del Biogas.

"È ormai assodato che diversi attivisti sul territorio sono riusciti a portare le battaglie dentro i rispettivi Comuni proprio grazie ad un coinvolgimento diretto nel MoVimento, divenuto sempre più uno strumento a disposizione dei cittadini per difendere con maggiore efficacia i propri diritti, da dentro le istituzioni. - si legge nel resoconto della riunione - Lo scempio che si sta consumando dei nostri territori ed i rischi che questo può provocare per la Salute, sono elementi gravissimi; ma ormai il vero nocciolo della questione è dato dal fatto che sono messi in discussioni i diritti fondamentali ed incoercibili dei cittadini (da quello ad essere adeguatamente informati, a quello alla Salute, a quello della tutela delle proprietà) e dal fatto che, nel perseguire certi obiettivi puramente speculativi, in questa regione si calpestano persino gli elementi basilari della legalità, Costituzione in primis".  

"Il caso poi che proprio il massimo garante della tutela della legalità in Regione, cioè il Presidente del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) Luigi Passanisi, sia coinvolto in vicende giudiziarie gravissime, completa il quadro inaccettabile, al quale occorre opporsi e reagire - proseguono gli organizzatori del vertice che si impegnano pertanto a intraprendere una serie di azioni sia informative, incrementando dibattiti, assemblee e convegni con esperti, che strategiche, portando la questione in sede giudiziaria: "In merito alla impugnazione alla Corte Costituzionale della Legge Regionale 3/2012 “Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale V.I.A.”, per forti dubbi di incostituzionalità, - aggiungono i presenti alla riunione - il MoV 5 Stelle appoggia la strategia di quei gruppi che si basano su azioni anche giudiziarie in tutte le sedi, ivi incluse quella Europea, a tutela dei diritti. In particolare, saranno supportate le strategie basate su presupposti di efficacia e con una chiara percorribilità giuridica. Il M5S valuterà inoltre anche la possibilità di una azione in sede giudiziaria (Procura della Repubblica/Corte dei Conti) sulla questione irrisolta del superamento dei limiti di legge per alcuni parametri ambientali. Un territorio inquinato va risanato, e non ulteriormente inquinato! Ciò sia per salvaguardare la nostra Salute, sia per tutelare le tasche dei cittadini, visto che proprio a causa dell’inquinamento, la nostra Regione rischia multe salate dalla Ue".

"Non è tollerabile che i cittadini vengano costretti ad abbassare la temperatura delle caldaie del riscaldamento di casa a causa del troppo inquinamento e, contestualmente, si approvino impianti altamente inquinanti, mettendo per di più a rischio le nostre tasche a causa delle sanzioni europee, procurando lauti guadagni con soldi pubblici sempre e solo ai “soliti noti”. I rappresentanti del M5s concludono evidenziano le contraddizioni sotto il profilo della legalità

"Non è accettabile che in questa regione il garante supremo della legalità, cioè il Presidente del TAR (Tribunale Amministrativo delle Marche) risulti essere condannato in primo grado per corruzione né che per il Presidente del nostro TAR Marche risulti una condanna alla corte dei Conti. Non è accettabile per noi che un Presidente del TAR, organo garante ed imparziale di controllo delle Amministrazioni Pubbliche, in presenza di un grave contenzioso alla Corte Costituzionale fra Governo e Regione in merito ai presunti forti vizi di incostituzionalità di una legge regionale (nello specifico, la LR 3/2012 “Disciplina regionale della valutazione di impatto ambientale V.I.A.) sostenga in pubblico piuttosto esplicitamente, l’operato della Regione proprio sull’argomento attinente all’impugnazione, come avvenuto al Convegno dell’ 8 giugno 2012 organizzato in Regione sul tema ”Impianti per la produzione di energia rinnovabile: poteri e responsabilità degli amministratori pubblici”.

"Nel momento in cui diversi cittadini hanno pendenze al TAR contro l’operato della Regione e/o di alcuni suoi dirigenti, è stato, secondo noi sgradevole e inopportuno vedere in quella sede, fianco a fianco in qualità di relatori, il Presidente del TAR Marche (rappresentante di un organo di controllo) ed alcuni dirigenti regionali (in rappresentanza di un organo controllato). Pertanto, chiederemo pubblicamente le dimissioni del Presidente del TAR Marche Luigi Passanisi, anche tramite una petizione che avvieremo su tutto il territorio regionale. Contestualmente, presenteremo un esposto al Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, organo di autogoverno dei magistrati dei tribunali amministrativi, affinché venga valutato se ricorrono le condizioni per un provvedimento disciplinare nei confronti del Presidente Passanisi e/o per la sua rimozione".

22/10/2012





        
  



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